L’Inferno: riassunto dei canti dal XXVIII al XXXIV
In questo articolo troverete uno schema riassuntivo dell’Inferno, dal XXVIII al XXXIV capitolo, scritto presumibilmente tra il 1307 e il 1310 da Dante Alighieri.
Approfondimento
Ventottesimo canto
Ottavo cerchio, IX bolgia. I peccatori puniti: seminatori di discordie (chi favorì guerre e inimicizie). Le pene: sono orribilmente mutilati dalle spade dei diavoli, davanti ai quali devono passare continuamente. I personaggi principali: Maometto col genero Alì, il poeta provenzale Bertram del Bornio e altri.
Dante assiste allo strazio sanguinoso che i diavoli fanno dei dannati: si sofferma inorridito su Bertram del Bornio che ha solo il busto, perché gli è stata troncata la testa, che tiene in mano, penzoloni per i capelli.
Ventinovesimo canto
Ottavo cerchio, X bolgia. I peccatori puniti: falsari di metalli (gli alchimisti che cercavano di trasformare i metalli in oro). Le pene: sono corrosi e sfigurati da malattie orrende, in particolare dalla lebbra e dalla scabbia. I personaggi: Griffolino d’Arezzo e Capocchio da Siena.
Dall’argine della bolgia, Dante e Virgilio osservano i dannati che si graffiano furiosamente, per lenire il terribile prurito provocato dalla scabbia. Griffolino d’Arezzo e Capocchio da Siena narrano a Dante la loro vicenda.
Trentesimo canto
Ottavo cerchio, X bolgia. I peccatori puniti: diversi tipi di falsari: colpevoli di sostituzione di persona; falsari di monete; colpevoli di aver fatto false accuse. Le pene: i falsari di persone si azzuffano ferocemente; i falsari di monete sono colpiti da idropisia (mostruosi rigonfiamenti del corpo); i colpevoli di false accuse sono tormentati da febbre. I personaggi principali: Gianni Schicchi (tra i colpevoli di sostituzione di persona); maestro Adamo (tra i falsari di monete); il greco Sinone e la moglie dell’egiziano Putifarre, capo delle guardie del faraone (tra i colpevoli di false accuse).
Dante assiste alle zuffe feroci dei falsari, fra i quali c’è Gianni Schicchi che si sostituì a un ricco proprietario, appena morto, per dettare un testamento a proprio favore. Il poeta vede poi maestro Adamo, un noto falsario fiorentino, che ha un violento alterco con Sinone, il greco che persuade i Troiani a far entrare in città il cavallo di legno.
Trentunesimo canto
Pozzo dei giganti. I peccatori puniti: i giganti che abusarono della loro forza per opporsi alla divinità. Le pene: sono incatenati alla roccia. I personaggi principali: i giganti Fialte, Nembrot e Anteo.
Giunti sull’orlo dell’ottavo cerchio, Dante e Virgilio vedono mostruosi giganti incatenati alla roccia che sprofonda in una cupa voragine. Virgilio convince uno dei giganti, Anteo, a depositarli nel fondo della voragine.
Trentaduesimo canto
Nono cerchio, I zona (Caina). II zona (Antenora): il nono cerchio è diviso in quattro zone. I peccatori puniti: traditori dei parenti (nella prima zona), traditori della patria e dei partiti politici (nella seconda zona). Le pene: sono immersi nel ghiaccio fino al capo (nella prima zona), sono immersi nel ghiaccio fino a metà del capo (nella seconda zona). I personaggi principali: Alessandro e Napoleone degli Alberti, conti di Val di Sieve in Toscana; il ghibellino Camicione dei Pazzi di Valdarno; Bocca degli Abati che tradì i fiorentini nella battaglia di Montaperti; il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggirei.
Camminando sul ghiaccio del Cocito, Dante e Virgilio vedono i fratelli Alessandro e Napoleone degli Alberti che si uccisero vicendevolmente. Passati nella seconda zona, Dante ha un violento scontro con Bocca degli Abati, dopo aver parlato con Camicione dei Pazzi. Vede infine un dannato che rode ferocemente il capo a un altro peccatore e chiede a Virgilio chi sia.
Trentatreesimo canto
Nono cerchio, terza zona (Tolomea). I peccatori puniti: traditori degli amici. Le pene: sono immersi completamente nel ghiaccio, meno il viso rivolto verso l’alto, in modo che le lacrime si congelano nella cavità degli occhi. Personaggi principali: il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggirei; frate Alberto, uno dei capi guelfi di Firenze; Branca d’Oria, signore di Logudoro, in Sardegna.
Il conte Ugolino narra che il nemico cui rode il capo è l’arcivescovo Ruggirei, dal quale fu condannato a una morte atroce per fame, assieme ai figli e ai nipoti giovanissimi. Il racconto angoscioso strappa a Dante una violenta invettiva contro Pisa che ha permesso tali misfatti. Passato nella terza zona, Dante vede frate Alberto e Branca d’Oria che si liberano dei nemici uccidendoli a tradimento, durante un banchetto.
Trentaquattresimo canto
Nono cerchio, quarta zona (Giudecca). Il centro della terra. I peccatori puniti: traditori dei benefattori. Lucifero e tre traditori delle autorità politiche e religiose (Giuda, Bruto e Cassio). Le pene: sono immersi completamente nel ghiaccio. Lucifero maciulla nelle tre bocche i tre traditori. I personaggi principali: Lucifero, Giuda, Bruto e Cassio.
Dante e Virgilio giungono al centro dell’Inferno, dov’è la gigantesca figura di Lucifero, con tre teste e immense ali, il cui movimento genera il vento che ha ghiacciato il Cocito. Nelle tre bocche Lucifero maciulla Giuda, Bruto e Cassio. Appesi al lungo pelo di Lucifero, i due poeti passano nell’emisfero meridionale della terra e imboccano uno stretto passaggio che li porterà al Purgatorio.