Il professore e il pazzo: la storia di un grande libro

Un’impresa culturale

Nel 1878 si discusse ad Oxford quella che sarebbe stata una delle più grandi imprese culturali della conoscenza: la creazione dell’OED, Oxford Dictionary of England. Un’impresa straordinaria che durò fino al 1928 e che molti protagonisti non videro realizzata completamente perché morirono prima che venisse pubblicato nella sua massiccia interezza.

La storia del dizionario sarebbe di per sé edificante e giustificherebbe la redazione di un saggio ad esso dedicato, perché spiegherebbe quali fatiche ci sono volute per creare qualcosa che molti ritennero un’opera collettiva realizzabile in poco tempo e che invece ebbe una gestazione lunghissima e la partecipazione di centinaia di persone.

Il libro

Nel libro Il Professore e il pazzo di Simon Winchester, pubblicato da Adelphi, viene raccontata la storia del dizionario ma soprattutto viene narrata la vicenda umana e professionale di due personaggi molto particolari:

  • il direttore editoriale del dizionario, James Murray, che ha organizzato un lavoro immenso
  • W.C. Minor, uno dei suoi migliori collaboratori.

Quando Murray decise di chiedere la partecipazione di volontari che da tutta l’Inghilterra e dalle colonie avessero voluto collaborare per la creazione del dizionario, pensò a persone erudite che avevano un po’ di tempo libero da dedicare a quest’opera innovativa.

Fra questi aderì anche Minor che nei mesi successivi al suo arruolamento fra i collaboratori del dizionario dimostrò un’intensa e proficua capacità di organizzare il lavoro e di risolvere problemi lessicali che rallentavano il lavoro di Murray.

La loro relazione fu solo epistolare fino a quando Murray, dopo aver atteso invano che Minor si presentasse nel suo ufficio lo andò a trovare all’indirizzo riportate sulle buste che riceveva dal suo erudito interlocutore. Il loro incontro fu uno degli eventi più straordinari della cultura anglosassone, ma avvenne in un manicomio criminale dove Minor era ricoverato da diversi anni.

LEGGI ANCHE  Kabloona, alla scoperta degli inuit e di se stessi: recensione del libro

Il professore e il pazzo

Il libro racconta la loro amicizia, il lavoro condiviso e lo sviluppo del dizionario che è durato decine di anni e ha coinvolto centinaia di persone.

Il racconto di Simon Winchester mette insieme pezzi diversi di una narrazione complessa in cui il rapporto fra due uomini misteriosi e coltissimi si miscela con l’avventura del dizionario e l’analisi di come venivano cercate le parole e la loro origine.

Leggendolo si affronta una ricerca difficile in cui i documenti si perdono nella storia di due vite consumate nella cultura e che si sono incontrate in una realtà incredibile.

La loro esistenza, il loro lavoro, la storia del dizionario, il contesto storico in cui hanno lavorato sono tutti percorsi di una lettura forbita che suscita la dimensione di un’impresa umana e culturale che ha pochi confronti nella storia della cultura mondiale.

Il professore e il pazzo
Il professore e il pazzo: copertina del libro

Il professore e il pazzo

Simon Winchester

Adelphi editore

Traduzione di Maria Cristina Leardini

Anno 2018

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: