Differenza tra ibuprofene e ketoprofene
Spesso dal nostro medico o in pubblicità sentiamo parlare dei principi attivi contenuti nei farmaci. Tra questi quelli maggiormente nominati sono il ketoprofene e l’ibuprofene che fanno parte del gruppo degli acidi propionici, tra i Fans (farmaci anti-infiammatori non steroidei) quello più importante dopo il gruppo dei salicilati. Ma qual è la differenza tra i due?
Il ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans), derivato dall’acido propionico. La sua funzione è prettamente analgesica, antipiretica e di antiaggregazione piastrinica. Il ketoprofene si trova in commercio sotto diversi nomi commerciali tra i quali Oki, Ketodol, Artrosilene e Fastum Gel. Il farmaco viene utilizzato principalmente per la cura di artriti reumatoidi e osteoartriti ed è stato sintetizzato in Francia nel 1967 ad opera dei chimici della società Rhône-Poulenc.
Invece l’ibuprofene è un principio attivo che rientra anch’esso nella famiglia dei Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei). Tra quelli più venduti e commercializzati troviamo Moment, Brufen e Nurofen.
E’ utilizzato principalmente nel trattamento di malattie reumatiche di lieve e media intensità ed ha proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica. Indiscussa la sua azione antidolorifica che consente di sedare qualsiasi tipo di dolore e la sua azione antinfiammatoria che si svolge attraverso il blocco della sintesi delle prostaglandine.
Serve a combattere cefalee, mal di denti, dolori mestruale, dismenorrea, nevralgie, dolori osteoarticolari, artromialgie, crampi addominali ed aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide o artrite giovanile, dell’artrosi, della spondilite anchilosante ed i dolori articolari.
Inoltre si è riscontrato come l’ibuprofene derivato dell’acido propionico, abbia meno effetti collaterali rispetto agli altri principi attivi della famiglia dei Fans non selettivi, avendo un effetto minore di gastrolesività, rispetto l’altro principio attivo, il ketoprofene. Naturalmente l’uso e la somministrazione di tali principi attivi deve essere sempre legata al bugiardino contenuto nella scatola del farmaco e consigliata dal nostro medico curante.