Goal, poesia di Umberto Saba
La poesia in esame “Goal” è uno dei componimenti più famosi del poeta Umberto Saba. È compreso nel ciclo Cinque poesie per il gioco del calcio (1933-1934), incluso nella sezione Parole del terzo volume dell’edizione definitiva del Canzoniere. Saba scelse di dedicare delle poesie allo sport più amato dagli italiani proprio per avvicinarsi al cuore della gente e per fare delle riflessioni di carattere universale.
Approfondimento
La raccolta di poesie Il Canzoniere
Il Canzoniere di Saba riunisce tutti i suoi lavori poetici scritti tra il 1900 e il 1954, per un totale di 437 componimenti. Numerose sono le sue edizioni. La prima è del 1921. Poi c’è la seconda che è importante perché ne delinea la struttura in tre volumi (1945). Fanno seguito una terza e una quarta, fino ad arrivare a quella definitiva del 1961, che venne pubblicata postuma.
L’opera è stata definita dal poeta stesso come un romanzo in versi, nel quale egli ha inserito tutta la sua esperienza di vita, facendone quasi una sua biografia.
Il Canzoniere di Saba è diviso in tre volumi. Il primo volume riunisce le poesie giovanili. Il secondo è dedicato soprattutto al tema psicologico e alla introspezione. Il terzo comprende scritti di vario genere.
Anche se nel volume sono presenti moltissimi testi diversi tra loro, essi possono raggrupparsi in una serie di tematiche ricorrenti. La descrizione della vita familiare, del quotidiano, lo scavo nell’inconscio, il malessere della sua infanzia (vissuta con una balia, lontano dalla madre anaffettiva), le figure femminili (la moglie Lina e la figlia Linuccia), la città di Trieste.
La poesia Goal
La lirica Goal descrive proprio il momento cruciale del gioco del calcio, quando il giocatore segna nella porta. In essa, il poeta racconta i sentimenti semplici degli atleti che esultano insieme alla folla che li acclama, creando così una fratellanza comune nel momento più bello della partita.
Il testo della poesia
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla – unita ebrezza – par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
– l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa – egli dice – anch’io son parte.
Le strofe
La poesia è composta da tre strofe di endecasillabi, con le rime tra il terzo e il quarto di ogni strofa più l’ultimo della precedente e il primo della successiva.
Nella prima strofa, il poeta descrive il gesto e le sensazioni del portiere che non riesce a prendere il pallone. Ha gli occhi pieni di lacrime, anche se viene invitato ad alzarsi dal suo compagno di squadra. In questa prima strofa sono frequenti il tema del dolore e della sconfitta che ne derivano.
Nella seconda strofa viene descritta la folla che esulta nel momento del goal. Tutti i componenti della squadra si stringono intorno al vincitore come fratelli. Il poeta riflette sul fatto che sono pochi i momenti come questo, nel quale gli uomini non sono consumati dall’odio e dall’amore e si stringono insieme.
Da un momento di svago, egli ha tratto uno spunto di riflessione universale, che rappresenta il messaggio dell’intera lirica.
Nella terza strofa descrive le sensazioni provate dall’altro portiere, che è rimasto lontano dalla festa dei suoi compagni di squadra. Egli si sente comunque parte di essa e gioisce facendo una capriola.
Analisi e commento
Il lessico utilizzato da Umberto Saba nella poesia Goal è quotidiano. Ciò avviene in tutte le poesie del poeta che sono caratterizzate da un allontanamento dallo stile ermetico per la riscoperta di una poesia semplice ed onesta.
Sicuramente però utilizza espressioni molto più auliche per una partita di calcio (amara luce v.3, si fa baci che manda da lontano v. 17 etc.). Sono presenti anche enjambement (cela –la faccia v. 2-3) e allitterazioni .
Il poeta vuole cogliere l’occasione della descrizione di un momento di festa, quella del goal ad una partita di calcio, per evidenziare così il senso di fratellanza che si crea naturalmente tra gli uomini della stessa squadra. Tale evento permette di fermare per un attimo i sentimenti dell’odio e dell’amore, che rovinano la nostra vita. Il gioco del calcio diventa così il pretesto per sentire la solidarietà che si respira in un momento di gioia collettiva.