La fotosintesi clorofilliana
In natura avvengono numerosi fenomeni sorprendenti: uno di questi è la cosiddetta fotosintesi clorofilliana, ovvero il processo attraverso il quale le piante si procurano il nutrimento; tale processo ha costituito, e costituisce tuttora, un grande aiuto per la vita dell’uomo e degli altri esseri viventi.
Attraverso la fotosintesi clorofilliana, le piante producono glucosio (zuccheri) a partire da acqua e anidride carbonica, utilizzando la luce solare come energia.
Approfondimento
Linfa grezza e linfa elaborata
Acqua e sali minerali compongono la linfa grezza, che viene assorbita dalle radici della pianta per poi risalire fino alle foglie attraverso il fusto. Le foglie utilizzano la linfa grezza, l’anidride carbonica contenuta nell’atmosfera e la luce del Sole per produrre il nutrimento per la pianta, ovvero la linfa elaborata, composta da zuccheri.
Come avviene la fotosintesi clorofilliana
Il termine “fotosintesi clorofilliana” è composto da: foto, ovvero luce; sintesi, intesa come combinazione di più sostanze, e clorofilliana, aggettivo che deriva da clorofilla, il pigmento che conferisce alle foglie il colore verde. La concentrazione di clorofilla influisce anche sull’ingiallimento delle foglie in autunno.
La fotosintesi clorofilliana avviene quando la linfa grezza sale attraverso i canali linfatici fino alle foglie, dove la clorofilla assorbe la luce proveniente dal Sole e ne trattiene l’energia, trasformandola in energia chimica che, a sua volta, trasforma l’anidride carbonica presente nell’atmosfera in zuccheri (linfa elaborata), nutrimento fondamentale utilizzato dalla pianta per crescere, fiorire e produrre semi e frutti. La fotosintesi clorofilliana avviene solo di giorno, poiché necessita della luce del Sole.
Produzione di ossigeno
Nel corso del processo di fotosintesi, viene prodotto anche l’ossigeno, elemento indispensabile alla vita, che viene liberato nell’atmosfera attraverso gli stomi, piccoli fori presenti sulle foglie. Per questo, le piante sono di vitale importanza per il nostro pianeta e dobbiamo imparare a proteggerle. Le piante, quindi, assorbono l’anidride carbonica presente nell’aria e rilasciano ossigeno. Questo processo si è rivelato fondamentale per la storia della vita sulla Terra: con il passare dei millenni, la concentrazione di ossigeno negli oceani e nell’atmosfera è aumentata sempre più e questo ha permesso che si creasse aria respirabile dagli esseri viventi, che hanno così potuto lasciare progressivamente l’ambiente marino per colonizzare quello terrestre.
Autotrofia ed eterotrofia
Le piante verdi, essendo organismi in grado di fabbricarsi da soli il nutrimento, sono dette autotrofe, cioè che si nutrono da sé. Gli altri organismi viventi che si nutrono di sostanze organiche elaborate da altri esseri viventi sono detti eterotrofi, cioè che si nutrono da altri, come gli animali, i funghi ed i batteri.