Il falso specchio: il significato del celebre quadro di Magritte

Il falso specchio: descrizione

Il falso specchio (1929) è il titolo dell’opera di René Magritte qui analizzata. Un occhio immenso ci guarda: la pupilla nera, come un sole chiuso che aspira tutta la luce, macchia il cielo dipinto sull’iride. Il funzionamento dell’occhio ricorda una sorta di gioco di specchi in cui l’immagine catturata viene inviata al cervello.

Il falso specchio - Le Faux Miroir - The False Mirror
Il falso specchio – Le Faux Miroir – The False Mirror

Dunque, l’occhio di Magritte riflette ciò che vede e cambia, assume le sembianze, di ciò che sta vedendo.

Il cielo, però, non sembra essere una visione casuale: avrebbe potuto infatti apparire un altro genere di immagine, come un uomo, un animale, un paesaggio. Magritte invece sceglie il cielo, perché la pupilla appare come un sole nero che inquieta nell’azzurro del cielo che appare, ma è solo un’apparenza, sereno.

Il significato del cielo

Inoltre, il cielo potrebbe avere anche una valenza diversa, come un’interpretazione di uno stato d’animo di cui, con la sua misteriosa bellezza, sarebbe un interprete, rifletterebbe un mondo interiore, inquietato dalla pupilla completamente nera.

Perciò Magritte, mostrando un’immagine impossibile, come un cielo dentro all’occhio, vuole dimostrare che la pittura è un mezzo attraverso il quale vedere ciò che non si vede, interpretare una realtà diversa da quella che appare a prima vista.

L’occhio è una metafora

In questo senso l’occhio, proprio per il suo meccanismo biologico e fisico, diventa una metafora per intuire ciò che non vediamo, qualcosa di sepolto nella realtà o che lo stesso occhio falsa, reinterpreta, mettendoci in uno stato di continua ricerca e interpretazione di ciò che vediamo.

LEGGI ANCHE  Due specchi messi di fronte si riflettono all’infinito?

Più scaviamo nelle interpretazioni e più cerchiamo di dare una definizione agli oggetti, alla realtà, a ciò che vediamo e più la complessità di ciò che ci circonda ci soverchia.

René Magritte, in questo modo, ci mostra la nostra superficialità o il tentativo di inquadrare qualcosa che sfugge a qualsiasi interpretazione.

Proprio il modo di fare pittura di Magritte ci accompagna in un’analisi filosofica sul significato della realtà e soprattutto sul modo in cui vediamo ciò che ci appare.

Persone fotografano Il falso specchio di Magritte al MoMA
Persone fotografano Il falso specchio di Magritte: il museo è il MoMA di New York

Il falso specchio: dati tecnici e museo

  • Titolo originale: Le Faux Miroir (il falso specchio)
  • Tecnica: Olio su tela
  • Misure: 54×81 cm
  • Ubicazione: New York, The Museum of Modern Art (MoMA)
  • Anno: 1929

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: