Fabrizio Moro debutta come regista con il film “Ghiaccio”: al cinema dal 7 febbraio
Il percorso artistico di Fabrizio Moro, cantautore romano, si arricchisce di un’ulteriore esperienza. Mentre si prepara a salire sul palco dell’Ariston per presentare il brano “Sei tu” e a far uscire il suo prossimo album, Moro fa il suo esordio come regista.
Insieme ad Alessio De Leonardis, con il quale ha avviato spesso diverse collaborazioni, Fabrizio Moro ha diretto la pellicola intitolata “Ghiaccio”, in uscita nelle sale il 7 febbraio prossimo.
Il cantautore, che ha vinto nel 2007 nella categoria “Nuove Proposte” del Festival, e poi nel 2018 vincitore Big con il brano “Non mi avete fatto niente” in coppia con Ermal Meta, ha voluto portare sul grande schermo una storia di riscatto sociale e coraggio.
In un recente intervista ha dichiarato: “Abbiamo iniziato a girare il film un anno fa. La sceneggiatura l’avevo scritta io, ispirandomi al pugile napoletano Mirko Valentino. Inizialmente pensavo che girare un film fosse un’impresa insormontabile”.
Interamente girato a Roma, “Ghiaccio” è ambientato nel 1997: Vinicio Marchioni interpreta il ruolo di Massimo, il maestro che aiuta il giovane boxer Giorgio a riscattarsi.
“C’è molto di personale nella storia. La frustrazione del marciapiede che prova Giorgio, io me la porto ancora dietro. Il mio riscatto sociale l’ho trovato con la musica”, ha rivelato il cantautore.
Parlando di maestri e dell’importanza di incontrarne qualcuno nella vita, Fabrizio Moro ha citato Walter, che per lui è stato un vero e proprio angelo custode. “Faceva il batterista, all’epoca. Mi tolse dalla strada e mi fece iniziare a suonare”.
“Ghiaccio” è un film toccante, a tratti anche duro, ma molto vero. “Porto al cinema il mio fare a pugni con l’esistenza”, ha detto Fabrizio Moro, che non ha mai nascosto le sue difficoltà con gli stupefacenti quando era giovane ed abitava nella periferia romana.