Madonna di Port Lligat – 1950 (quadro di Dalì)

Tra le opere più rappresentative del pittore spagnolo Salvador Dalí troviamo la “Madonna di Port Lligat“, nella sua nuova versione datata 1950. L’autore, dopo la prima versione del 1949, ne realizza un’altra nel 1950 usando gli stessi temi e lo stesso titolo ma con pose e dettagli differenti rispetto alla precedente. L’opera è attualmente esposta nella città di Fukuoka in Giappone, presso la Art Gallery.

Salvador Dalì - Madonna di Port Lligat - 1950
Salvador Dalì: la Madonna di Port Lligat, nella versione realizzata nel 1950, un anno dopo la prima versione.

Madonna di Port Lligat: il quadro

Nel dipinto si può notare la Madonna seduta, impersonata da Gala, moglie di Dalí e musa nella vita reale, con il Cristo bambino in grembo, frutto del suo amore e di quello di Dio. Nella versione del 1950, Cristo ha il pane al centro della sua figura. L’effigie femminile presenta il capo leggermente chino verso sinistra e le mani giunte in preghiera per venerare il Bimbo.

Quest’ultimo, biondo e con gli occhi azzurri, è usato come ideale di bellezza nordica. La figura è sospesa, come la quasi totalità degli elementi presenti.

Si ha l’idea di un’istantanea veloce, ma allo stesso tempo anche di un dolce movimento infinito. Nel ventre della Vergine e in quello del bambino, convergono tutte le linee di prospettiva, tanto che chi ammira il quadro, ne rimane catturato.

Madonna di Port Lligat - 1950: dettaglio del pane
Madonna di Port Lligat, 1950 : il dettaglio del pane, al centro del celebre quadro.

Nello sfondo si trova, come spesso nelle opere di Salvador Dalí, la Baia di Port Lligat (suo paese natale).

Gli oggetti e i simboli di Dalí

Presenti nel dipinto alcuni elementi che richiamano alla sua pittura daliniana, come il pesce, la conchiglia, il pezzo di sughero attaccato al chiodo e infine il mare sullo sfondo. Il dipinto presenta diversi piani: orizzontali, verticali e di profondità.

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Quelli orizzontali sono distinti in tre sezioni: la sezione inferiore, composta dall’altare e dal mare sottostante, quella centrale, delimitata tra l’altare e l’orizzonte e nella quale si trova la Madonna in trono, e quella superiore, caratterizzata dalle colonne, dalla volta, dalla conchiglia, dal cielo e dalle tende. I piani di profondità sono tre: quello dove si trova il paesaggio, quello dell’altare e quello della Madonna con le colonne. I piani verticali, invece, sono due. Nel dipinto si intravede come la parte del cordino che sostiene l’uovo passi per la spiga di grano, nelle rose sottostanti, poi nella sfera e termini infine nella vongola.

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Stefano Moraschini

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