Il colosso d’argilla (libro)

il pugilato è parte della mia vita. e anche se mi sono allontanata rispetto a qualche anno fa, è solo in apparenza, perché il mio cuore continua ad avere la forma di un guanto da boxe (sì, di cuoio indurito pure). posso correre quanto voglio, salire su tutte le montagne, ma il pugilato resta il mio sport.

Il colosso d'argilla (libro)
Il colosso d’argilla: la copertina del libro di Budd Schulberg

ci sono varie polemiche in questi giorni, legate al mondo sportivo. alcune legate al pugilato in sé, che magari non avete avuto modo di seguire, alcune che invece sono conosciute a tutti legate al doping, allo sport pilotato.

ho letto qualche mese fa il colosso d’argilla, buddschulberg – 66th and 2nd, 2011. ne hanno tratto anche un film, con humphrey bogart.
il protagonista è eddie lewis, giornalista, addetto stampa di un manager di pugilato con intrallazzi vari, che segue e pompa per lavoro la carriera di el toro molina, ragazzone gigantesco portato dall’argentina, mica tanto buono come pugile, venduto come super campione solo per meri intenti economici, per poi essere gettato via. in tutto questo, eddie si presta, perché deve, rinunciando alla donna e alla sua integrità, rimanendo devastato dalle questioni etiche.

dicono la storia ricalchi quella di primo carnera, e io non lo so se è vero. so però che questo libro ti porta in un film in bianco e nero, con tante sigarette e tanto whiskey. ti porta a farti delle domande. perché sacrificare il rispetto per una persona con mezzi poco legali, con l’imbroglio, con le bugie? le bugie sono uno dei mali del mondo.

nel pugilato il doping è praticamente inesistente, per fortuna. quello che esiste invece – parlo dell’italia almeno – è l’abitudine di “gonfiare” i record dei pugili facendoli combattere come mestieranti che vengono dall’estero per due lire e lo sanno che non vinceranno mai, ma bisogna tirare a campare.
li ho visti arrivare, con un sacchetto di plastica come unico bagaglio, combattere tentando di rimanere in piedi (o anche no) e tornarsene a casa a volte senza manco dormire. li ho visti arrivare stipati in una macchina dopo un sacco di chilometri col maestro e altri compagni, manco fosse una gita tra amici. e non è tanto questo che mi dispiace. quello che mi dispiace è vedere il pugile italiano di turno trattato come il campione del mondo perché ha vinto. rendiamoci conto. e ora dai, ditemi che non è vero.

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quello che non ho visto, e se esiste vi prego non ditemelo, è quello che viene descritto nel libro. incontri truccati per vincere sulle scommesse, per creare un idolo che idolo non è e lucrarci. questo no, mai visto.

io conosco tanti pugili fortissimi. però oggi è agosto, e agosto vuol dire che manca poco. leonardbundu il 21 agosto combatterà contro errolspence a coney island per la semifinale del titolo ibf pesi welter, e leonard non ha mai avuto avversari facili. non ha mai vinto un match perché truccato, ha sempre vinto perché leonard è fortissimo. ma è anche una delle persone col cuore più grande che io conosca.

Biglietto match pugilato Leonard Bundu
Il biglietto del match di pugilato del 21 agosto 2016: Leonard Bundu vs Errol Spence

io sono fortunata, perché conoscere leo, giuliana, i bimbi, anto, paolo, il Maestro boncinelli, i ragazzi dell’APF, massimo, guido, david, michela, tutti quanti, è un regalo prezioso. in un mondo, quello dello sport, che sembra andare a rotoli, loro sono un dono per cui sarò sempre grata.
e il 21 agosto, sarò a new york. dopo essere stata a firenze, rezzato, toscolano, brescia, londra, wolverhampton, roma, las vegas, chi lo sa dove ancora, sarò a new york, a fare il tifo.
per leonard come pugile ma soprattutto, per leonard come uomo.

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Arlec

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