La casa gialla, opera di Van Gogh del 1888: storia e breve analisi

La casa gialla è il titolo di un celebre quadro di Van Gogh, realizzato nel 1888. Egli lo chiamò semplicemente The Street. In lingua inglese il quadro è intitolato The Yellow House (The Street). Il luogo rappresentato è uno dei più celebri della storia dell’arte. Raccontiamo di seguito la storia di questo quadro famoso, oggi esposto al Van Gogh Museum di Amsterdam, nei Paesi Bassi.

La casa gialla di Van Gogh The Yellow House (The Street)
La casa gialla di Van Gogh (1888)

La casa gialla di Van Gogh: la storia

Nel 1888 Vincent van Gogh giunse ad Arles attirato dalla splendida luce del luogo e con l’intento di fondare una comunità di pittori avanguardisti. Dopo aver passato l’inverno nella pensione Carrel, a maggio dello stesso anno, affittò una modesta casa in piazza Lamartine, al numero 2. Qui avrebbe voluto riunire i suoi amici pittori, fra i quali il più amato era Gauguin.

Le cose tuttavia non andarono come Van Gogh sperava. Non riuscì nemmeno a convincere Gauguin della bontà della sua idea. Quando l’amico se ne andò lasciandolo solo, Vincent si tagliò un orecchio per la disperazione.

La casa che aveva affittato e che soprannominò La casa gialla divenne il suo studio fino al giorno in cui, dopo un breve periodo nel nosocomio, non decise di lasciare Arles per trasferirsi a Saint-Rémy-de-Provence.

Descrizione dell’opera

Questa casa gialla era un fabbricato semplice e modesto. In questo dipinto Van Gogh dona all’edificio una propria personalità. La fa diventare una protagonista intensa e piena di misteriosa bellezza.

Osservandola vediamo, ad esempio, che le persiane verdi sembrano quasi degli occhi su un volto. La dimensione stessa della facciata prende una vitalità vorticosa.

La strada dove Vincent abitò in quei fatali mesi del 1888 era piena dei suoi quadri. Coloro che ebbero la fortuna di visitarla, poterono ammirare opere dai colori meravigliosi appese ai muri bianchi.

Mi portò nella sua abitazione a piazza Lamartine e ho visto quadri meravigliosi, i suoi capolavori […]. Immaginate lo splendore di quei muri imbiancati a calce su cui spiccano i suoi colori in tutta la loro freschezza.

Paul Signac, pittore francese

L’isolato in cui si trovava il caseggiato è rappresentato d’angolo, delimitato sulla destra da un viale, il quale è attraversato da due donne e un bambino al centro; mentre sulla destra, quasi tagliato fuori dal dipinto, vediamo un uomo solitario. In fondo alla via un treno sta passando sopra ad un ponte, oltre il quale si usciva dalla città.

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Alla sinistra invece possiamo scorgere Place Lamartine, dove si trovava il bar dipinto più volte da Van Gogh (si veda: Il caffè di notte).

Un omaggio al giallo

Il quadro La casa gialla sembra quasi un omaggio al colore giallo. A parte le finestre verdi, la tenda rosa del negozio posto accanto alla casa gialla e gli alberi sulla sinistra, il resto del dipinto è giocato su una varietà di giallo: è un colore molto amato da Van Gogh in quel periodo; per lui rappresentava la vivacità del sud.

Il blu del cielo acuisce ancora di più il giallo della strada, solcata da mucchi di terra che probabilmente erano stati smossi per lavori di scavi e manutenzione.

Questi lavori di scavi permettono a Van Gogh di costruire una precisa direttiva visiva; infatti, sia il mucchio di terra sulla sinistra, sia quello a destra, sono gli assi che guidano lo spettatore nella lettura dell’immagine; essi diventano una preziosa via di fuga.

Momenti quotidiani resi immortali

Colpisce che la strada, anche se appare desolata, pulsi di vivacità e intensità, come se lo sguardo dell’artista fosse pieno di speranza e ardore.

Anche il treno, mentre passa sopra al ponte, sbuffando, mostra una carica energetica meravigliosa. Sotto i nostri occhi avvengono gesti quotidiani in una giornata forse feriale di Arles.

In quel periodo Vincent van Gogh dipinse moltissimo, la passione per i colori del sud lo trascinava fino a tarda notte. Qui nello stesso anno, il 1888, dipinse diversi capolavori, tra i quali:

Dati tecnici

  • Data: settembre 1888
  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensioni: 72×91.5 cm
  • Ubicazione: Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation), dal 1° luglio 1994

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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