Bella Ciao: la canzone simbolo più ascoltata del mondo sarà un documentario tv
Stando al numero di visualizzazioni ottenute negli ultimi anni (oltre un miliardo), “Bella Ciao” è uno dei brani più ascoltati al mondo. Considerata il simbolo della lotta e resistenza, questa canzone è stata recuperata e utilizzata in tantissimi momenti di protesta. L’hanno intonata durante le proteste per i cambiamenti climatici, in quelle contro la globalizzazione, nelle rivolte in Sudan e nei movimenti di piazza in Libano, Turchia e Cile.
Approfondimento
Il volto moderno di Bella Ciao
“Bella Ciao”, però, negli ultimi tempi ha anche cambiato volto. E’ diventata un fenomeno dell’età moderna. Oggi è infatti la canzone simbolo di una delle serie tv più seguite, “La Casa di Carta”, ed è anche il brano che Netflix ha utilizzato per fare promozione nei Paesi dell’Arabia Saudita.
In onda a Dicembre 2021 su Rai 1
Ci sono quindi tutti i presupposti per diventare un documentario per la televisione. Coprodotto da Palomar DOC e Rai Documentari, in collaborazione con IMAGISSIME (parte di Mediawan Group), sarà intitolato “Bella Ciao- la storia oltre il mito”. La regista del lavoro filmico, che vedremo in tv il 15 Dicembre 2021 su RAI 1, è Giulia Giapponesi.
C’è molto orgoglio ed entusiasmo nei confronti di questo progetto, che si è classificato al primo posto nel bando sviluppo 2020 della Regione Emilia Romagna.
Un progetto filmico di portata mondiale
“Tra i tantissimi progetti che ci sono stati proposti abbiamo scelto di produrre Bella Ciao – La storia oltre il mito perché siamo convinti che questa canzone sia patrimonio di tutti e perché riteniamo che attraverso il film di Giulia Giapponesi si scoprirà la sua portata e l’importanza mondiale”, ha dichiarato Andrea Romeo, Creative Producer di Palomar DOC.
Un documentario di respiro internazionale
“Bella Ciao è il primo di una lunga serie di grandi documentari internazionali che porteranno l’Italia nel mondo e siamo orgogliosi di questa coproduzione di grande prestigio” dichiara Duilio Giammaria, direttore di Rai Documentari.
Quello che c’è dietro la canzone
“Il lavoro di ricerca che ho portato avanti in questi anni mi ha permesso di scoprire molti aspetti del percorso della canzone che ancora non conoscevo e che aprono nuovi scenari. Abbiamo archivi straordinari e intervisteremo personaggi di grande livello”, ha invece evidenziato la regista.