La Polonia sconfitta e la Guerra d’inverno del 1939-40

Nel contesto della Seconda Guerra Mondiale vi fu la Guerra d’inverno, ricordata anche come Guerra russo-finlandese: l’Unione Sovietica attaccò il paese scandinavo successivamente al patto fatto con il regime nazista, che li vide invadere assieme la Polonia (argomento trattato in un precedente articolo: L’invasione della Polonia del settembre 1939). Ripercorriamo in questo articolo i fatti storici che portarono alla Guerra russo-finnica.

La sconfitta della Polonia

Dopo la sconfitta della Polonia e la spartizione del suo territorio fra la Germania e l’Unione Sovietica, la politica che Hitler decise di applicare sul territorio polacco fu sicuramente più devastante e aggressiva di quella decisa da Stalin. Nell’ottobre del 1939 vennero annesse al Terzo Reich la Prussia occidentale, la Posnania e l’Alta Slesia orientale, oltre alle regioni della vecchia Polonia a nord e ad ovest di Varsavia. Mentre la parte centrale della Polonia venne dichiarata governatorato generale e fu affidata ad Hans Michael Frank.

La seconda fase

La seconda fase fu l’espulsione di tutti i polacchi dalle regioni annesse al Reich per permettere l’immigrazione forzata dei tedeschi dalla Volinia, dalla Bessarabia e dai Paesi Baltici. Il governatore Frank, che dimostrò fin da subito la sua fedeltà alla politica più feroce dei nazisti, con il pretesto di punire i polacchi che si erano ribellati all’invasione tedesca durante il settembre del 1939, (fra i vari episodi spicca “la domenica di sangue” di Bromberg che si consumò il 3 settembre del 1939), fece sterminare tutti gli esponenti della classe dirigente polacca.

La terza fase

Poi venne attuata la terza fase che prevedeva il rastrellamento di tutte le persone di religione ebraica e il loro internamento nei ghetti di Varsavia e Lodz. Questa strategia politica, che andava contro il diritto internazionale e che prevedeva l’emigrazione forzata di intere popolazioni, insieme al cambiamento di confini e status quo vigenti da moltissimi anni, ebbe conseguenze devastanti per tutti. Sia per i tedeschi quando vennero soverchiati dalle truppe sovietiche nel 1944-45, sia per i russi quando le truppe tedesche avanzarono nel 1941 sul fronte orientale.

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Patto Molotov-Ribbentrop 1939
Joachim von Ribbentrop firma il patto con l’Unione Sovietica, sotto gli occhi di un sorridente Stalin

Dopo l’invasione della Polonia, Stalin sfruttò gli accordi presi con Hitler attraverso i  ministri degli esteri Joachim von Ribbentrop e Vjačeslav Michajlovič Molotov (in un patto che porta il nome dei ministri). Innanzitutto obbligò i governi dell’Estonia, Lituania e Lettonia a rendere disponibili le loro basi aeree, navali e terrestri affinché potessero essere gestite dai comandi dell’Armata rossa. I tre governi accettarono senza condizioni.

Guerra d’inverno: la guerra tra Russia e Finlandia

Tuttavia quando Stalin pretese dalla Finlandia un contenimento della sua sovranità e un cambiamento sfavorevole dei suoi confini per cui sarebbe stata costretta a spostare i suoi confini sull’istmo di Carelia, il governo finlandese rispose compatto che non avrebbe accettato nessun ordine dall’Unione Sovietica. A quel punto Stalin dichiarò guerra alla Finlandia e ordinò alle truppe dislocate a Leningrado di attaccare i suoi confini orientali.

Guerra d'inverno - Guerra di inverno - Finlandia e Russia - 1939-1940
Postazione di una squadra di mitraglieri finlandesi • La cosiddetta Guerra d’inverno durò dal 30 novembre 1939 al 13 marzo 1940

I generali sovietici immaginavano che l’esercito finnico sarebbe stato sbaragliato rapidamente, grazie anche alle divisioni interne che già durante la Rivoluzione d’ottobre si erano manifestate dividendo i finlandesi in rossi e bianchi, quest’ultimi erano a favore dello zar. Ma così non avvenne.

Una pattuglia finlandese durante la guerra d'inverno - Finlandia - Russia - 1939-1940
Una pattuglia finlandese durante la guerra d’inverno

Tutto il popolo finnico si schierò con il suo esercito. Questo, sotto il comando del feldmaresciallo Mannerheim, riuscì a respingere l’attacco sovietico infliggendo pesanti sconfitte all’Armata rossa. Queste vittorie ebbero conseguenze internazionali di notevole portata, perché venne giudicata negativamente la capacità offensiva dell’Armata rossa. I tedeschi si mantennero neutrali e non inviarono truppe contro i finlandesi. Essi resistettero per tutto l’inverno, fino al marzo del 1940 quando firmarono un armistizio con i sovietici.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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