Impressione, levar del Sole: analisi dell’opera di Claude Monet

Uno dei dipinti più significativi creati dal pittore francese Claude Monet è “Impressione, levar del sole”. Si tratta di un dipinto ad olio su tela delle dimensioni di 48 x 63 cm, realizzato nel 1872 e attualmente conservato nel Musée Marmottan Monet di Parigi. Nel 1985 il quadro fu rubato, venendo poi fortunatamente ritrovato nel 1990.

Claude Monet, Impression, soleil levant, 1872 (Impressione, levar del sole)
Claude Monet: Impression, soleil levant, 1872 • Il quadro rappresenta un simbolo, un vero e proprio manifesto, dell’Impressionismo

Impressione, levar del sole: il quadro

Nel dipinto, viene raffigurato il porto di Le Havre all’alba, quando il Sole inizia a filtrare attraverso la nebbia mattutina. Sullo sfondo, intravediamo delle navi che appaiono solo come due ombre scure, mentre in primo piano, spicca una barca di pescatori che sta tornando dalla pesca notturna. Possiamo notare come il cerchio del Sole rimanda alcuni riflessi nell’acqua, mentre un insieme di gru e ciminiere fumose si intravedono in lontananza.

Nel quadro, il colore del Sole è caratterizzato da un grado di luminosità pressoché identico al cielo circostante (a differenza di quanto si verifica solitamente in natura). Si tratta però di una caratteristica che sembra attribuire un carattere più fantastico e soprannaturale all’aspetto della stella madre del Sistema Solare, facendo sì che esso spicchi in modo molto più accentuato sullo sfondo del cielo rispetto quanto avrebbe consentito una visione più realistica.

Impressione. Levar del Sole: analisi

Monet si ispira al movimento impressionistico, tanto che il quadro è stato scelto come un vero e proprio manifesto per questo movimento. Tra gli elementi caratteristici che richiamano alla pittura impressionistica di quel periodo sottolineiamo: la luce che svolge un ruolo predominante, l’uso del colore steso a tocchi e macchie e la sensazione visiva che regala una nuova idea di definizione degli oggetti e delle forme.

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Nel quadro, l’artista utilizza da un lato i colori caldi come rosso-arancio e dall’altro quelli denominati più freddi come verde-azzurro, che mettono in luce, in modo estremamente attraente, il manto di nebbia mattutino, da cui spunta un timido Sole che delinea delle vere e proprie lingue di fuoco sul velo azzurro del mare.

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Stefano Moraschini

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