Leonardo da Vinci: l’arte del primo periodo fiorentino
Leonardo è un uomo dagli infiniti interessi nei quali riesce, fra l’altro, in modo superlativo: è pittore, scultore, musico, architetto, scienziato, inventore. Il suo modo di vedere le cose è tipicamente rinascimentale. Egli sostiene, infatti, che per dominare la realtà occorre conoscerla in tutti i suoi aspetti. La grandezza di Leonardo sta nella sua capacità di capovolgere i metodi: non accetta regole, in quanto sostiene che la cultura è quella che si apprende giorno dopo giorno e solo osservando i fenomeni naturali si può arrivare a stabilire leggi.
Questa sua idea è visibile nelle sue opere, dove nei suoi disegni si vedono angeli accanto a macchine, fiori insieme ad architettura. Per capirlo veramente, occorre però collocarlo entro il suo ambito storico, spogliandolo dell’alone mitico che, nel corso dei secoli, gli si è venuto formando attorno. Egli è infatti un uomo del suo tempo. Leonardo da Vinci nelle sue opere cerca di evidenziare il rapporto tra uomo-spazio e uomo-natura, la continuità di tutte le cose e la loro mutabilità.
Probabilmente il primo saggio che possediamo di lui è un celebre disegno, datato 1473, rappresentante un paesaggio con una roccia a destra, un castello a sinistra, una pianura sul fondo, forse la Valle dell’Arno. Si tratta di un disegno a penna su carta bianca; cm 19×28,5. Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
Si osservi come Leonardo usi la linea in modo del tutto diverso dalla tradizione fiorentina: per questa, la linea è la “circoscriptione” albertiana, ossia il mezzo per individuare i singoli oggetti contornandoli con un segno ideale continuo e netto. Per Leonardo la linea, a piccoli tratti, retti o curvi, serve ad accennare, ad evocare, a suggerire la presenza degli alberi, dei monti, degli edifici, delle acque, dei campi, non a descriverli; serve a rendere la vastità spaziale. Tutto appare confuso, perché la nostra percezione visiva non può mettere a fuoco in contemporanea ogni oggetto, soprattutto se lontano, a causa dell’atmosfera, della cui esistenza Leonardo è cosciente e i cui effetti ha profondamente studiato.
Tra le opere più celebri e significative del primo periodo fiorentino di Leonardo, ricordiamo L’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi.