ASCII Art: Vuk Ćosić e l’arte fatta da computer e caratteri
ASCII è l’acronimo di American Standard Code for Information Interchange definito, nel 1968 dall’American National Standards Institute. L’ASCII associa una tavola numerica ad una serie corrispondente di simboli. Tale standard viene utilizzato anche per la creazioni di immagini. Per esempio, si usa il codice ASCII per produrre delle emoticon. La ASCII art è una corrente artistica che si è sviluppata grazie all’informatica.
E’ nata e si è sviluppata con la nascita della Net Art – argomento trattato in un precedente articolo – che è una forma d’arte che nasce e si sviluppa sulla rete, a cavallo dei primi anni Novanta. Si tratta di disegni che si possono realizzare con caratteri alfanumerici e caratteri speciali, come la punteggiatura, gli accenti e altri simboli.
Un net artista che ha prodotto opere utilizzando l’ASCII è Vuk Cosic. Per il net artista “il solo modo per combattere l’obsolescenza dei media è far risorgere i media scomparsi”. Cosic ha indagato anche altri modi sull’ASCII art, trasformando, per esempio, le immagini in movimento: convertendo in codice ASCII delle brevi sequenze di film famosi, tra questi Star Trek. L’artista spiega così l’ ASCII art:
La scelta del’ASCII è legata a questioni ideologiche. Succede spesso che l’artista sia costretto a produrre un output creativo con la sola funzione di giustificare gli investimenti hardware di qualche istruzione artistica. Utilizzando le tecnologie date, uno potrebbe anche accettare i limiti creativi segnati dall’inventore della tecnologia, ma mi piace credere che la mia creatività sia altrove rispetto a quella dell’ingegnere, per quanto sia grande il mio rispetto per i fabbricanti di strumenti. La mia reazione a questo stato di cose consiste nel guardare al passato e continuare l’aggiornamento di alcune tecnologie marginalizzate o dimenticate. Gebhard Sengmuller la chiama “archeologia dei media”.
Approfondimento
Il glossario: ASCII ART
La ASCII Art è una tecnica di disegno che viene realizzata attraverso delle forme che utilizzano i caratteri ASCII. Le sue origini risalgono a poco dopo l’introduzione del codice ASCII. Le prime stampanti infatti potevano stampare solo caratteri alfanumerici, cioè erano solo testuali, di conseguenza non disponevano di funzioni grafiche.
Per questo motivo, queste venivano emulate sfruttando i simboli disponibili, ordinati seguendo schemi in apparenza casuali. In pratica, osservando il foglio stampato a distanza, si potevano riconoscere delle immagini. Questa procedura di creazione dell’immagine ASCII era praticata manualmente.
È stato solo successivamente che vennero ideati dei programmi che fossero in grado di generare automaticamente scritte a caratteri di grande formato. Così, visto che si trattava di un lavoro complesso, la sua riuscita era affidata completamente all’esperienza dell’artista.
I primi disegni erano rappresentati da scritte e forme stilizzate. Poi si è avuta una notevole evoluzione qualitativa. Questo è stato possibile grazie all’introduzione dei set di caratteri cosiddetti semi-grafici. Questi set permettevano di creare linee spezzate continue e ombreggiature, sfruttando dei caratteri che consistevano in griglie di pixel che apparivano sul monitor con luminosità di varie intensità.
Il fondatore della ASCII art:
Vuk Ćosić è nato il 31 luglio 1966 a Belgrado, ex archeologo, ex leader politico candidato al Nobel per la Pace, artista riconosciuto a livello internazionale con radici balcaniche, “hacker di idee” incapace di uniformarsi nel mondo dell’arte. È pioniere della Net Art. Ed è uno dei fondatori di questo genere di arte, tanto che è stato proprio lui a coniarne il nome. Ćosić indica la Net Art come il periodo storico in cui un piccolo gruppo di persone si unisce per coltivare la passione, gli interessi, relativi alle questioni difficili dell’arte e della rete.
Questo gruppo di persone sono partite da un’analisi: una riflessione critica sull’atto della creazione artistica. Ma la loro non è solo teoria: hanno sperimentato nuovi mezzi di espressione. Tra i suoi lavori c’è ASCII Unreal.
ASCII Unreal (ASCII Irreale): analisi dell’opera
In quest’opera del 1999 l’artista parte dal videogioco Unreal Tournament e attraverso il flusso continuo di ASCII. L’artista ha rimosso gli elementi dello spazio tridimensionale e ha sfruttato gli strati di testo, che rappresentano la fonte primaria della sua grammatica visiva. Caratteri cirillici sono impostati a rappresentare cieli scuri. Qui l’artista ha sostituito il paesaggio virtuale con superfici e forme composte appunto da caratteri alfanumerici. Si differenzia dalle altre sue opere per il fatto che in questa utilizza un codice che si basa sull’alfabeto cirillico.
Quest’opera ASCII Unreal è dedicata al signor Danilo Ž. Markovic, l’ex ministro della cultura in Serbia. L’ex ministro ha dichiarato una volta che “tutti sappiamo che il Cirillico non è solo l’alfabeto più bello ma anche il più adatto per un lavoro con il computer”. Quest’opera è stata creata per la mostra “Synreal” del progetto di media art T0 viennese. Con questa sua realizzazione il net artista ha voluto rimarcare l’assurdità del perfezionismo con cui la realtà tridimensionale è rappresentata nella maggioranza dei giochi. E non solo: contemporaneamente ha confrontato l’attuale grafica high – end con la storia dello schermo del computer. Sino agli anni Novanta infatti i computer standard avevano un’interfaccia limitata a lettere verdi su sfondo nero.