Teresa Raquin, di Émile Zola: riassunto

Uno dei romanzi più interessanti di Émile Zola è “Teresa Raquin”, pubblicato nel 1867. Definito dallo stesso scrittore un romanzo-studio “psicologico e fisiologico”, grazie alla complessità dei vari personaggi che vengono descritti minuziosamente da lui stesso. Émile Zola, utilizza il narratore onnisciente che cambia di continuo il suo oggetto dell’analisi, passando da un personaggio all’altro a secondo della situazione.

Il Realismo francese

Si tratta di uno dei più importanti romanzi dell’autore dove si nota implicitamente il realismo francese, trattando della storia di un delitto passionale.

Teresa Raquin
Teresa Raquin: due copertine del libro e una locandina dell’omonimo film

Nel romanzo, lo scrittore non risparmia niente e nessuno, descrivendo la realtà, per quanto cruda, nel modo più minuzioso possibile, regalando così al lettore l’oggettività di tutto ciò che accade, così come appare. Il lettore si sente così coinvolto nella lettura del romanzo, da percepire i sotterfugi dell’unione dei due protagonisti, immedesimandosi con le loro vicissitudini, rendendosi conto sin da subito della tragicità di tutta la situazione che andrà a svolgersi.

Nel romanzo vengono spesso enfatizzate le colpe persecutorie che porteranno i due protagonisti principali, alla fine, fino al suicidio. Tale situazione risulta l’unica soluzione possibile per riscattarsi dalle proprie colpe che, con il passare del tempo, corrodono gli animi dei protagonisti, Teresa e Lorenzo. Inoltre questo atteggiamento porta al logorio del proprio amore, tanto da trasformarlo da sentimento amoroso, in sentimento d’odio.

Tutti i personaggi del romanzo “Teresa Raquin” agiscono in forma egoistica. Nel libro, Émile Zola utilizza inoltre la struttura a quattro personaggi che venne adottata, anche se con altri scopi, nelle sue opere da Goethe.

Il sommo realismo dell’autore, la schiettezza nel descrive le situazioni e l’ipocrisia imperante, fanno del libro uno dei massimi capolavori di quel tempo, la cui lettura risulta essere consigliabile ad un pubblico più adulto.

I colori

Nel romanzo, uno dei colori predominanti è senza dubbio il grigio: grigio è il colore del vestito che Teresa è solita indossare ogni giorno, grigia è l’infanzia della fanciulla, obbligata ad accudire il gracile Camillo per compiacere una zia verso la quale la società le impone di essere riconoscente, grigio è tutto ciò che circonda principalmente la protagonista. Cupa e tenebrosa è anche l’ambientazione che descrive la città di Parigi che è il luogo dove la famiglia della protagonista si trasferisce per avviare la propria attività commerciale.

Così anche il pittoresco passaggio di Point – Neuf diventa un simbolo del dramma interiore che colpisce la sgraziata Teresa, che non riesce più a tollerare un’esistenza spenta, sciatta e priva di emozioni.

Il libro risulta coinvolgente poiché tratta di adulterio, di tradimento, di omicidio e di un doppio suicidio.

In sintesi è la storia di una degradazione sociale enfatizzata all’estremo.

Riassunto e trama di Teresa Raquin

Il romanzo narra le vicende di Teresa, che risulta essere un personaggio scialbo e poco attraente, figlia illegittima del capitano Degans. La ragazza vive a Parigi e lavora in una piccola e squallida merceria, appartenente alla zia, la vecchia M.me Raquin, donna di buon cuore ma unicamente concentrata nell’assistere il figlio, perennemente malato, Camillo. L’evolversi delle situazioni portano al logico unirsi di Teresa e Camillo.

Il loro matrimonio è insignificante: da un lato la giovane Teresa che non hai mai messo piede al di fuori della merceria e non sa nemmeno cosa vuol dire realmente “amore” e dall’altro Camillo, debole e malato che non ha alcuna intenzione e voglia di passare la sua vita alla ricerca della donna giusta.

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Ma con l’arrivo di Lorenzo, pittore perdigiorno e grande amico di Camillo, la situazione monotona viene meno. Con la scusa di realizzare un ritratto al caro amico, cerca di accaparrarsi le simpatie di Teresa. Tra i due inizia una frequentazione assidua ma di nascosto dal marito. Lorenzo intuisce ben presto sia il temperamento passionale, sia l’infelicità coniugale della donna, la seduce e ne diviene l’amante.

Teresa e Lorenzo arrivano perfino a pensare e progettare un omicidio perfetto per sbarazzarsi di Camillo, terzo incomodo, che secondo loro ostacolerebbe il loro grande amore passionale.

Seconda parte

Il povero Camillo viene quindi annegato da Lorenzo, durante una breve gita al fiume. E lo stesso Lorenzo riesce a crearsi un alibi, convincendo alcuni testimoni della prontezza con cui lui si sarebbe gettato in acqua per salvare Teresa, disperandosi purtroppo per non essere riuscito ad evitare la brutta fine del suo amico Camillo. La madre di Camillo, M.me Raquin, interpreta la morte del figlio come il principio della sua morte spirituale. Lorenzo e Teresa quindi possono finalmente coronare il loro sogno d’amore e da lì a poco si sposano.

La situazione volge però al peggio: i due mantenuti dalla anziana signora Raquin, vengono perseguitati continuamente da un ipotetico fantasma di Camillo che con il tempo riesce ad insinuare il tarlo del rimorso e ad allontanare i due l’uno dall’altra. Quella spinta erotica che all’inizio li aveva uniti, ora li condanna per sempre ad essere infelici.

Émile Zola
Émile Zola, ritratto in una fotografia assieme ai figli Denise e Jacques

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Finale

I rimorsi e i sensi di colpa distruggeranno l’esistenza dei due colpevoli che non troveranno pace fino alla loro morte. Quello che un tempo era amore intenso, ora dopo la morte del povero Camillo si trasforma in un odio acceso. La signora viene a conoscenza della verità e scopre che sono stati loro due a complottare ed organizzare la morte di suo figlio Camillo ma ormai, sempre più oziosa e pian piano paralitica, attende inerme l’esito degli eventi.

I due amanti arrivano alla rottura della loro relazione ed entrambi presi dai terribili rimorsi di coscienza e desiderosi della morte l’uno dell’altro, decidono di togliersi la vita. La signora Raquin e Camillo così vengono finalmente vendicati.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Twitter, Facebook.

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