Un uomo da niente (libro di Jim Thompson)
un uomo da niente uno scrittore da tanto
di jimthompson ho già parlato e anche di quanto jim thompson sia un genio, ho già parlato.
ho letto un uomo da niente – einaudi, 2013 ed è comunque riuscito a lasciarmi a bocca aperta, incollata alle pagine. ogni personaggio di thompson ha delle caratteristiche simili, soprattutto non si riesce a capire se ci è o ci fa, e spesso scopri che ci fa. perché quelli che sembrano i più sciocchi sono invece i più intelligenti di un’intelligenza che un po’ spaventa eh.
in questo libro quello che è vero, quello di cui siamo assolutamente certi, non lo è. e per chi è abituato a legger gialli, non si tratta del solito muore uno non si sa bene chi è alla fine si scopre.
jim thompson disegna il protagonista, clinton brown, con tratti di matita 2B, e in certi punti sfuma col dito così tanto che ci si chiede come possa farlo. clinton brown, si direbbe ora, soffre di disturbo da stress post traumatico. durante la guerra una mina gli ha portato via quello che per molti uomini è l’unica ragione che li renda tali. da qui l’alcool, la chiusura, la follia a volte, ma anche un acume spaventoso e una lucidità nel raccontare le cose, incredibile.
clinton brown è al tempo stesso burattinaio e marionetta. jim thompson è l’unico che può tenere in mano i fili e noi siamo lì, spettatori, come bambini in piazza a natale. ma non tutte le storie finiscono bene. in realtà non tutte le storie finiscono, e la lucidità di un folle porta via un po’ di quella che crediamo avere noi.