La solitudine dei numeri primi, romanzo di Paolo Giordano: riassunto e analisi
Il primo romanzo edito dallo scrittore Paolo Giordano è “La solitudine dei numeri primi” (2008). Il romanzo, definito di formazione, mette in luce le vite parallele di Alice e Mattia attraverso le vicende dolorose che ne segnano la loro infanzia, l’adolescenza ed infine l’età adulta.
Il titolo originale scelto dall’autore per il libro era Dentro e fuori dall’acqua, ma venne in seguito cambiato dall’editor della casa editrice. Il libro ottenne numerosi consensi e riconoscimenti letterari tra cui il premio Strega e il premio Cappiello e fu uno dei più letti nel periodo di pubblicazione.
Approfondimento
Analisi del libro
Il lettore si identifica con le vicissitudini dei due personaggi principali, Alice e Mattia, vivendo con pathos fino all’ultimo le loro storie. I protagonisti di questo romanzo, attraverso una similitudine con i numeri primi, conducono una vita fatta di solitudine e anonimato, situazione che è stata provocata da gravi incidenti accaduti quando erano entrambi dei bambini e che si ripercuoteranno sulla loro vita anche durante la fase più adulta.
Alice e Mattia non riusciranno mai più a sfuocare nella loro vita questi tragici ricordi che li segnarono in maniera dolorosa. Da questa condizione mentale non riusciranno più a venirne fuori, portandosi sempre con loro le tragedie passate. L’autore descrive in modo minuzioso la vita di queste due giovani esistenze usando spesso parole commosse seppure lucidissime. Il tono del romanzo incuriosisce il lettore che, man mano che viene a conoscenza delle vicissitudini dei vari protagonisti, si identifica con loro. La sintassi e la complessità delle proposizioni si evolvono mano a mano che i due ragazzi diventano adulti, rendendo così il romanzo più accattivante.
Riassunto
Il libro narra le vicende di due bambini, Alice della Rocca e Mattia Bossolino, che rimangono segnati da vicende gravi, accadute durante la loro infanzia. La prima, Alice, una bambina di soli sette anni che è costretta dal padre a frequentare un corso di scuola di sci. Una mattina, Alice, separandosi dal resto del gruppo perché non voleva frequentare la lezione, nel tentativo di tornare a valle, ha un brutto incidente. Cade sfortunatamente in un dirupo rimanendo gravemente ferita. Dopo quel terribile incidente, Alice rimane zoppa.
Anche la vita dell’altro protagonista, Mattia, è legata ad un fatto tragico. Lui è davvero un bambino intelligente, al contrario della sua gemella che si chiama Michela che invece presenta una grave forma di autismo. Mattia quindi passa la sua infanzia in solitudine a causa anche delle condizioni in cui versa la sorella. Infine, commette un’ingenuità. Per partecipare ad una festa di compleanno di un suo amico, per non portarsi dietro la scomoda sorella, decide di abbandonarla in un parco e di andare poi a riprenderla solo dopo la festa. Ma al suo ritorno, della sorella Michela non vi è più nessuna traccia, forse annegata nel vicino fiumiciattolo, anche se le numerose ricerche effettuate in seguito non portano a nessun risultato. La vita dei due bambini è quindi segnata da questi gravissimi fatti.
In seguito, nel romanzo viene messo in evidenza il periodo della loro adolescenza e si scopre che la ragazza Alice soffre di anoressia nervosa ed è evitata da tutti i ragazzi per la sua condizione claudicante. La ragazza si sente sola ma grazie all’aiuto di una compagna di classe, che si chiama Viola Bai, inizia a vivere una vera e propria vita sociale. Alice, grazie all’amica, conosce anche Mattia, ragazzo problematico che non ha alcun interesse nei riguardi del mondo e della sua vita sociale e che presenta anche una brutta attitudine all’autolesionismo. Alice e Mattia, iniziano a frequentarsi. Questa frequentazione continua anche dopo il Liceo.
In seguito, Alice viene particolarmente turbata dalla malattia della madre, Fernanda, che si aggrava e viene ricoverata successivamente in ospedale. Proprio in ospedale, la ragazza conosce un giovane medico, Fabio Rovelli, con cui avrà in seguito una relazione che li porterà al matrimonio. Mattia intanto, dopo aver conseguito la laurea in matematica, ha l’opportunità di lavorare presso un’università del nord Europa in Norvegia. Prima di partire per il nord Europa, in confidenza racconta ad Alice la storia della sorella Michela scomparsa, per condividere questo peso che da sempre lo accompagna. Dopo questo incontro, Mattia parte per la Norvegia.
Nel frattempo in Italia, la madre di Alice muore e la ragazza per paura di vivere in solitudine, accetta di convolare a nozze con Fabio Rovelli. Ma il matrimonio tra i due non funziona ed Alice cade in un profondo stato di depressione. Nel frattempo Mattia continua la sua professione di insegnante di topografia algebrica in Norvegia e stringe amicizia con Alberto, un collega italiano. Le loro esistenze ancora una volta si incroceranno. Gli anni trascorrono ed Alice, durante una visita in ospedale, si imbatte in una ragazza che assomiglia molto a Mattia, e lei pensa d’aver visto Michela, scomparsa anni addietro. Alice quindi, prendendo come scusa l’incontro, decide di contattare Mattia chiedendogli se può venire in Italia per rivedersi. Lui, pur non capendone il motivo, accetta di incontrare Alice in Italia.
La solitudine dei numeri primi: finale
Durante il loro incontro, Alice però omette di svelare quanto crede d’aver visto e si limita a trascorrere un bel pomeriggio con lui. Durante l’incontro, la ragazza cerca di riavvicinarsi sentimentalmente a Mattia ma quest’ultimo decide di non accettare le sue avances e riparte alla volta della Norvegia. Senza desiderare e riuscire a superare quel muro di solitudine che li separa. I due protagonisti risulteranno così uniti ed al tempo stesso inevitabilmente divisi. Infatti verranno paragonati a due numeri primi gemelli.
La solitudine dei numeri primi: il film
Venne poi prodotto un film nel settembre del 2010 che si ispirò all’omonimo romanzo di Paolo Giordano.
Il film venne ambientato a Torino come la vicenda del libro. Il film, coprodotto dalla Offside di Milano, dalla francese Les Films des Toumelles e dal supporto della Film Commission di Torino, ottenne un notevole successo. La pellicola venne diretta da Saverio Costanzo, curatore della sceneggiatura, insieme all’autore del romanzo.
La colonna sonora venne affidata a Mike Patton e Brando Lupi. Nel cast compaiono: nella parte della protagonista principale femminile Alice, la bellissima attrice Alba Rohrwacher, in quella del protagonista maschile Mattia, Luca Marinelli ed infine la madre del ragazzo Adele è interpretata da Isabella Rossellini.