Sette brevi lezioni di fisica, di Carlo Rovelli
Scoprire la fisica dopo alcuni anni di inutili studi liceali è una sorpresa altrettanto entusiasmante come leggere la Divina Commedia o I promessi sposi senza il commento dell’insegnante o l’obbligo di spiegarli durante l’interrogazione. Se poi a farlo è uno studioso di fama internazionale, che con semplicità e ironia, ti racconta le teorie più importanti del XX secolo, allora vale la pena leggerlo e, come tutti i libri che hanno senso, seguire la strada che ti indicano per cercare altri libri e approfondire altre teorie e altre conoscenza. Il libro in questione è un saggio curioso, anche dal punto di vista editoriale, che, dopo aver scalato le classifiche italiane, ha ottenuto un buon successo anche fra i lettori inglesi e americani. Si tratta delle “Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Rovelli, pubblicato dalla casa editrice Adelphi.
E’ un saggio piccolo, consta solo di 85 pagine e si leggerebbe in un’oretta, se non avesse il fascino del piccolo gioiello editoriale, che ti spinge a rileggerlo più volte, per trovare ogni volta qualcosa in più. La fisica è una materia ostica, ci sono appassionati che vi dedicano la vita e che, probabilmente, già sanno tutto delle lezioni di Carlo Rovelli e ci sono profani che trovano in questo libro un modo diverso di raccontare una materia che, magari, non li ha mai affascinati, anzi forse a volte li ha respinti.
Non è un miracolo di semplicità, intendiamoci. Anche se la rivista Nature lo ha definito una meraviglia, e confermo che le prime sei lezioni sono davvero interessanti, si tratta pur sempre della condensazione in poche pagine della legge generale della relatività di Einstein, delle teorie che hanno costruito la meccanica quantistica, della sostanza del calore, delle particelle elementari che compongono e costituiscono la realtà, della struttura del cosmo e della composizione dei buchi neri, quindi di temi importanti e che, come nel caso della relatività, hanno cambiato la storia della conoscenza.
Cosa rende allora speciale questo saggio? Prima di tutto il fatto che “Sette brevi lezioni di fisica” racconta perché queste scoperte ci riguardano e ci spiegano qualcosa in più del mistero della natura, della nostra vita e della realtà in cui viviamo. Poi perché ci racconta che la semplicità alla base di teorie molto complesse, racchiude la verità scientifica di queste teorie. Cioè che il fatto che una teoria complessa come quella della relatività generale o della meccanica quantistica, possano essere spiegate in poche righe non le rende banali, ma anzi ci fa intuire la loro eterna bellezza. Infine, ma ci sono anche altri motivi, che si tratta di un libro entusiasmante. Perché il prof. Carlo Rovelli, fisico teorico e membro dell’Institut universitaire de France, mostra come la teoria della relatività spieghi lo spazio e il tempo grazie ad un’idea folgorante: lo spazio è materia e la gravità, cioè il peso della massa, piega lo spazio e lo curva.
Per questo motivo il nostro pianeta non procede all’infinito ma gira su se stesso, perché piega lo spazio che lo contiene. Poi il professore ci spiega come la meccanica quantistica, che nessuno è riuscito ancora a sistematizzare in una teoria completa ed esauriente, svela però il mistero dietro al comportamento delle particelle elementari e come la sua applicazione matematica abbia permesso, ad esempio – ma non solo – la creazione dei computer.
Carlo Rovelli spiega queste due teorie con la sicurezza di chi le ha studiate per tutta la vita e le deve raccontare a chi vorrebbe comprendere la fisica ma non ha strumenti e conoscenze per poterlo fare e certamente non tornerà all’università o al liceo per imparare i fondamentali.
Ma il viaggio non finisce qui, perché nelle pagine seguenti, in “Sette brevi lezioni di fisica“, ci spiega l’origine e la sostanza dei buchi neri e come le particelle elementari sono studiate per ricostruire i mattoni della realtà. E il lettore si sposta con piacere dall’universo al piccolo infinitesimale, cercando di capire perché tutto si tiene.
Le domande, come se fossimo ad una lezione vera e propria, nascono spontanee e solo una parte trova risposta. Il resto va cercato in altri libri, ma il fatto che un piccolo libro ci porti in un nuovo mondo e ci spinga a sollevare altri veli sulla realtà, non è poca cosa.