Segreto di Pulcinella: da dove deriva il modo di dire

Fra i proverbi italiani la metafora Il segreto di Pulcinella è tra le più famose e universalmente note. Si sprecano le frasi del tipo:

– “Ah non lo sapevi? Ma sì, certo che ne eri a conoscenza!”

– “Beh, me l’aveva detto un comune amico, raccomandandomi di non farne parola con nessuno”.

– “E invece l’amico non l’ha detto solo a te, ma è venuto a confidarlo anche a me, facendomi la stessa raccomandazione. E come vedi, lo sappiamo tutti, è proprio il segreto di Pulcinella”.

Ed eccone spiegato il significato: un segreto, “non segreto”, perché ormai di pubblico dominio, ma che tutti fingono di non sapere.

Pulcinella con mandolino
Pulcinella con mandolino (illustrazione)

La nascita di Pulcinella

Le sue origini sono misteriose. Le voci più accreditate portano all’attore Silvio Fiorillo, che verso la fine del 1500, scrisse la prima commedia in cui fa per la prima volta la comparsa la maschera di Pulcinella. Ai suoi tempi, Silvio Fiorillo, fu ispirato da un contadino di Acerra con un lungo naso e la pelle quasi bruciata da sole.

Ma può anche essere credibile una seconda ipotesi che affida alla variante di un cognome partenopeo l’origine di una delle maschere più famose e importanti del mondo, rappresentata spesso come burattino e marionetta.

Il modo di dire

Il segreto di Pulcinella nasce, quindi, verosimilmente nel mondo della commedia dell’arte facendo riferimento proprio al celebre personaggio.

Pulcinella è la maschera napoletana per eccellenza, una delle più popolari e antiche. Conosciuta sin dai tempi degli antichi romani e sparita con l’avvento del Cristianesimo; rifà la sua comparsa nel 1500, proprio con la commedia dell’arte.

LEGGI ANCHE  Arlecchino allo specchio, opera di Pablo Picasso

E’ probabile che Fiorillo si sia limitato solo scrivendo la sua commedia a dare un volto nuovo alla “maschera”.

Rappresentazione e carattere di Pulcinella

Pulcinella nel dialetto napoletano viene chiamato pulliceniella o pulceniella . È rappresentata con:

  • un largo camicione;
  • calzoni bianchi da facchino;
  • cappello biforcuto;
  • maschera nera;
  • baffi.
Pulcinella in due stampe del 1836
Pulcinella in due stampe del 1836

È un personaggio pigro, indolente, per nulla intelligente, molto opportunista, ironico, sfacciato e chiacchierone.

La maschera partenopea, rappresenta l’uomo semplice che cerca di affrontare tutti i suoi problemi con leggerezza e superficialità.

E’ un personaggio contraddittorio, pronto a prendersi gioco di sé stesso e degli altri, soprattutto dei potenti.

Pulcinella è un servo furbo, goloso ed eternamente affamato. Credulone, litigioso, arguto, un po’ goffo nel camminare e pronto a tramare imbrogli e a far dispetti.

Segreto di Pulcinella: cosa nasconde?

È un personaggio chiacchierone, ironico, sfacciato, che oltre alle sue origini, racchiude il significato misterioso della sua maschera fra l’ermafroditismo e la morte.

L’ermafroditismo:

  • nella parte superiore reppresenterebbe la parte maschile;
  • quella rotonda, la parte femminile.

La miseria rappresenta la morte e la sfortuna, anche se il cappello della maschera è a forma di cornucopia, notoriamente, indice di fortuna e prosperità.

Prendersi gioco dei potenti è una sua abitudine, come quella di svelare, anche con ingenuità, i retroscena delle confidenze a lui rivolte in segreto.

Affidiamo la chiusura a una bella sintesi di Agatha Christie:

Un segreto di Pulcinella è un segreto che tutti sanno. Per questa ragione, quelli che non lo conoscono non ne sentiranno mai parlare… perché se qualcuno è convinto che voi sappiate una cosa, non ve la viene a raccontare!

Agatha Christie, Fermate il boia

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Annamaria Pertosa

Annamaria Pertosa

Annamaria Pertosa ha sempre lavorato per parecchie testate giornalistiche. Dopo un periodo al Centro Nazionale Studi manzoniani, in cui si è occupata di critica letteraria, è passata alla cronaca, ha fatto spettacolo e televisione, per approdare infine al teatro di prosa. Ha al suo attivo un libro: Essere Attore, in cui intervista i maggiori attori italiani da Albertazzi a Gassman e registi da Giorgio Strehler a Peter Ustinov.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore:

È molto dettagliato preciso e molto scorrevole🤩Mi è servito molto anche pk dovevo fare il riassunto orale come compito e questo sito mi ha aiutato TANTISSIMO😆!!!!
CMQ BELLISSIMO MI PIACE UN BOTTO!!😁😍.Grz per chi lo ha scritto❤️