San Girolamo nello studio, analisi dell’opera di Antonello da Messina

San Girolamo nello studio è un dipinto meraviglioso realizzato da Antonello da Messina nel 1475. E’ uno dei suoi capolavori più celebri. Il quadro “San Girolamo nello studio” è attualmente esposto alla National Gallery di Londra.

San Girolamo nello studio, analisi dell'opera di Antonello da Messina
San Girolamo nello studio (1475), analisi dell’opera di Antonello da Messina

San Girolamo nello studio: i dettagli del quadro

Il soggetto principale è San Girolamo che vediamo nel suo studio, nel centro del dipinto, mentre legge un libro. Attorno a lui possiamo osservare gli oggetti che con maestria Antonello realizza:

  • un asciugamano,
  • i libri,
  • un vaso,
  • alcune piante.
San Girolamo nello studio, i dettagli del dipinto
I dettagli del dipinto

L’attribuzione del dipinto

Proprio i dettagli degli oggetti, dell’abito del santo, la maestria nel realizzare gli animali, hanno fatto credere ad alcuni critici che il dipinto non fosse opera dell’artista messinese bensì del fiammingo Jan van Eyck.

Gli animali: gli uccelli nella parte bassa del quadro (San Girolamo nello studio)
Gli animali: gli uccelli nella parte bassa del quadro

Marcantonio Michiel – letterato e celebre collezionista d’arte del ‘500 – ad esempio, dopo aver visto l’opera a casa di un collezionista veneziano, aveva immaginato che potesse essere di Van Eyck, oppure di Hans Memling. Per quanto riguarda la figura del santo, immaginava potesse essere opera di Jacobello d’Antonio, figlio di Antonello.

Michiel, sbagliando sull’identità del pittore (o dei pittori) dell’opera, aveva però individuato come il quadro fosse la fusione di diversi elementi: fiammingo e italiano rinascimentale. Aveva inoltre individuato una mano legata alla bottega di Antonello da Messina.

Lo straordinario dipinto San Girolamo nello studio, è invece totalmente opera del maestro messinese. Egli lo realizzò come omaggio all’arte fiamminga, al Rinascimento italiano e al lavoro svolto con Giovanni Bellini.

Una fusione di elementi artistici

In apertura vediamo un diaframma architettonico: esso introduce la visione dello spettatore in primis sullo studio di San Girolamo e poi nella complessa struttura prospettica e spaziale della chiesa che circonda e avvolge lo studio.

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Il diaframma architettonico ricorda sì i dipinti di Van Eyck, ma Antonello cambia la prospettiva in una costruzione architettonica che riprende il Rinascimento mediterraneo con un taglio catalano.

Appartengono alla cultura italiana la luminosità, lo spazio e la complessità prospettica. I dettagli rimandano alla cultura fiamminga: in particolare possiamo ammirare l’asciugamano posto sulla destra, i libri appoggiati sugli scaffali della biblioteca e le piante.

La prospettiva e lo spazio, invece, richiamano la cultura del Rinascimento italiano.

Grazie all’abilità e l’originalità di Antonello da Messina il dipinto raggiunge un vertice straordinario. Ammiriamo l’incastro degli spazi che accompagnano la visione dello spettatore dagli angoli più scuri fino alle finestre in fondo, da cui si vedono degli ampi spazi all’aria aperta. Così come dalle finestre poste in alto da cui si vede il cielo.

Gli animali: il gatto e il leone (San Girolamo nello studio)
Altri animali in dettaglio: il gatto e il leone

L’importanza della luce

La luce è l’elemento attraverso cui il pittore messinese dà consistenza agli animali: li rende vivi. La stessa luce dona consistenza anche a San Girolamo, di cui illumina le braccia, e al libro che sta studiando.

San Girolamo nello studio, capolavoro dipinto da Antonello da Messina

La luce illumina il volto del santo, gli oggetti che ne vengono esaltati nei singoli dettagli, poi accompagna lo sguardo dell’osservatore in tutti gli spazi prospettici del dipinto. Lo spettatore arriva così ad incontrare la luce, che sembra venire da dietro il dipinto attraverso le finestre.

Questa non è l’unica opera di Antonello il cui soggetto è San Girolamo: in altri due articoli abbiamo trattato le opere:

Analisi dell’opera (video)

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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