Ritratto d’uomo (Ritratto d’ignoto marinaio), opera di Antonello da Messina

Il suo modo di ritrarre, innovativo e originale, sconvolse i canoni dell’epoca, rendendo immediato il suo successo. Antonello da Messina fu uno dei più straordinari ritrattisti italiani. L’opera che andiamo ad analizzare in questo articolo è conosciuta come Ritratto d’uomo. Realizzato tra il 1465 e il 1476 circa, questo dipinto – indicato a volte come Ritratto d’ignoto marinaio – è un olio su tavola che misura 31×24,5 cm. Attualmente il celebre quadro si trova a Cefalù, presso il Museo Mandralisca.

Ritratto d'uomo (Ritratto d'ignoto marinaio)
Ritratto d’uomo (Ritratto d’ignoto marinaio) – quadro famoso di Antonello da Messina

Non c’è turista che viaggiando per la Sicilia […] tra Palermo e Messina non si senta obbligato o desideroso di fermarsi a Cefalù: e dopo averne ammirato il Duomo e sostato nella piazza luminosa che lo inquadra, non imbocchi la stradetta di fronte a destra per visitare, fatti pochi passi, il Museo Mandralisca. Dove sono tante cose – libri, conchiglie e quadri – legati […] al Comune di Cefalù: ma soprattutto vi è splendidamente isolato, folgorante, quel ritratto virile che, tra quelli di Antonello da Messina che conosciamo, è forse il più vigoroso e certamente il più misterioso e inquietante.

Leonardo Sciascia

Ritratto d’uomo: il grande cambiamento

I cambiamenti che Antonello da Messina apportò al genere della ritrattistica furono notevoli. In Italia nel 1400 la ritrattistica veniva rappresentata attraverso le effigi che comparivano sulle medaglie. In queste rappresentazioni il volto del soggetto appariva sempre di profilo.

Il ritratto con il volto di tre quarti o di fronte, in origine approdò in Italia grazie ai dipinti dei pittori fiamminghi. Van Eyck, Hans Memling, furono esempi che influenzarono il genere e anche la cultura di Antonello.

Tuttavia questi straordinari artisti non si limitarono a cambiare la posizione del soggetto, ma ne indagarono gli aspetti più specifici del volto: ne ritrassero i dettagli, indugiando su particolari caratteristiche morfologiche, illuminando imperfezioni e catalogando minimi tratti del viso.

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Antonello da Messina e i pittori fiamminghi

Il soggetto è vittima di una sorta di scrutamento impietoso in cui tutto ciò che è visibile, reale, deve essere riportato sulla tela. Antonello da Messina va oltre. Non si limita a seguire gli insegnamenti dei fiamminghi utilizzando il suo straordinario talento per riprendere nei minimi dettagli il soggetto del ritratto, ma ne indaga anche gli elementi psicologici.

Questa è la grande differenza rispetto ai fiamminghi e in generale la novità che Antonello introduce nella storia dell’arte.

I ritratti dei pittori fiamminghi sono inespressivi, impersonali e privi di qualsiasi elemento che ne richiami il carattere. Antonello invece indaga il soggetto.

Ritratto d’uomo – Ritratto d’ignoto marinaio: analisi dell’opera

In questo dipinto intitolato Ritratto d’uomoRitratto d’ignoto marinaio, coglie il sorriso beffardo del soggetto, lo sguardo ironico, l’intelligenza velata, la smorfia beffarda delle labbra.

È una Gioconda al maschile per quel sorriso ironico, beffardo.

Vittorio Sgarbi

L’artista rappresenta un personaggio sfuggente che passa da uno sguardo ironico ad una smorfia irriverente che lo rende enigmatico. Qualsiasi tratto del volto è una prova di questa ricerca.

Antonello vuole mostrare un personaggio non passivo ma in continuo movimento, come se in un attimo attraversassero il volto dell’uomo espressioni diverse. Osservando meglio il soggetto si viene attirati dalla sua affabilità ma contemporaneamente si prova un senso di smarrimento di fronte alla sua ironia.

Ritratto d'uomo Il dettaglio degli occhielli
Il dettaglio degli occhielli

Anche gli abiti sono dipinti con ricchezza di dettagli fino alla impressionante resa degli occhielli e dei bottoni. Ma ciò che colpisce di più è la dinamicità del volto.

L’uomo sembra spostarsi mentre osserva lo spettatore che a sua volta rimane in dubbio sulla natura benevola o maligna del soggetto.

Mentre si osserva il volto dell’uomo si esplora la sua personalità e si sviluppano congetture fantasiose o verosimili sul suo carattere, sulla sua storia, sul suo ruolo. L’immenso talento di Antonello da Messina si può in parte ammirare in questa storia narrata attraverso le vicissitudini di un volto.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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