I regali più curiosi donati alla regina Elisabetta
E’ un esercizio abbastanza impegnativo e complicato scegliere i regali per la regina d’Inghilterra. A Elisabetta II non manca nulla. Tralasciando la storica collezione dei Gioielli di proprietà dello Stato, dati in uso alla Corona inglese, esiste un’eredità personale della regina, un immenso patrimonio in gemme preziose, di cui non si riesce a stabilire l’esatto valore; essi provengono dalla nonna, la regina Mary di Teck, moglie di Giorgio V (nonno Inghilterra, per la piccola Lilibet); ad essi si aggiungono quelli della regina Vittoria e della regina madre.
Come afferma Vanity Fair:
Ci sono alcuni pezzi, magari meno sontuosi, che dialogano direttamente con il cuore di Elisabetta.
Eccone qualche esempio.
Approfondimento
La tiara di Alice di Battenberg
Una vecchia tiara della principessa Alice di Battenberg, madre del principe Filippo, servì allo squattrinato promesso sposo per ricavarne un braccialetto art déco e un anello di fidanzamento.
La suocera di Elisabetta aveva ricevuto quella tiara per le sue nozze con Andrea, principe di Grecia e Danimarca, dall’imperatore Nicola II e Alexandra di Russia.
Lo squattrinato Filippo fece smontare il diadema dalla gioielleria londinese Philip Antrobus che da quei diamanti riuscì a ricavare sia il bracciale che l’anello di fidanzamento: un diamante a taglio brillanti affiancato da pietre più piccole. Da quel giorno, Elisabetta ha indossato l’anello ogni giorno della sua vita, abbinato alla fede nuziale d’oro gallese.
La mano finta
Fra i meno sontuosi, ma senz’altro caro ad Elisabetta: una mano finta, dono della sua secondogenita, che dà credito a quella si pensava fosse solo una leggenda.
In un’intervista, la stessa principessa ha dichiarato:
Non è una leggenda la famosa “mano finta”, usata dalla regina quando si trova in automobile per salutare il pubblico. Confesso che quando ebbi l’idea di regalargliela, ebbi qualche perplessità e addirittura pensai che potesse offendersi, ma alla fine, mi feci coraggio, e ne feci realizzare una.
Quando Elisabetta scartò il dono fu letteralmente entusiasta della sua mano finta. Da allora l’ha sempre utilizzata, tenendola coperta da un guanto, identico a quelli che indossa in quel momento: l’illusione è perfetta a tutto vantaggio della stanchezza del braccio della regina.
Il regalo di Michelle Obama
Prima di passare ai regali veramente strani ricevuti da Elisabetta II, ne citiamo uno dolce e molto semplice; esso sottolinea l’affetto che Michelle Obama ha per la sovrana inglese. Una semplice e casalinga confezione di:
- tè al limone,
- essenza di verbena,
- una candela,
- vasetti di miele,
- burro al miele
… presentati in un vaso a nido d’ape di Tiffany & Co.
I regali strani
Tra i regali che Elisabetta II gradisce di più ci sono i doni inviati dagli amatissimi Paesi del Commonwealth, che un tempo facevano parte dell’Impero Britannico e che oggi pur essendo indipendenti, sono fedeli alleati della monarchia inglese. Molti di questi Paesi donano a Elisabetta dei gioielli che vanno ad arricchire la sua vastissima collezione personale; molti altri, invece si distinguono per la stranezza dei regali che inviano a Buckingham Palace.
- Uno dei più strani è un sacco di riso, inviato dal governatore delle Isole Vergini britanniche.
- Nel 2019 in occasione del compleanno della regina, da parte della governatrice delle Bahamas, arrivò un quadro che rappresentava un maiale che nuota. Non ci risulta che Elisabetta abbia uno sviscerato amore per i suini. Tuttavia il dono voleva essere un modo per ricordarle l’isola di Pig Beach, dove risiede un branco di maiali dei Caraibi.
- Il presidente della Slovenia, Borut Pahor, conscio della passione di Elisabetta II per i cavalli, le ha consegnato personalmente un pettine per cavalli, placcato oro 24 carati.
- Strano e ingombrante: Jumbo, un piccolo elefante ricevuto dal Camerun.
- Tra gli altri animali, nel 1968, una coppia di bradipi dal Brasile.
- E infine, sempre sulla scia dell’amore di Elisabetta per gli animali, i dignitari di Grand Cayman (isola dei Caraibi), nel 1983, le hanno regalato una piccola scultura di corallo che raffigura un cane di razza corgi. Un dono gradito, visto che la regina alleva esemplari di questa razza canina, da quando, bambina di pochi anni, suo padre, re Giorgio VI gliene regalò uno.
Il regalo di Margaret Tatcher
E che dire dei guanti di gomma per lavare i piatti, arrivato da Margaret Thatcher?
Eccone la storia.
Nonostante gli scontri abituali e la poca simpatia da parte di Elisabetta per la Lady di Ferro che guidò il governo negli anni ’80, le due donne erano diventate anche amiche, magari solo formali. Sta di fatto che alla fine di una cena in una residenza privata dei Windsor, le due signore si misero a lavare i piatti. Ed ecco a Natale giungere un dono di scarsissimo valore, ma salva mani.
Dal periodico britannico The Sun apprendiamo che una signora di Dundee, (Scozia), ha offerto a Sua Maestà una borsa di plastica piena di giocattoli, per George e Charlotte, figli di William e Kate, acquistati in un popolare discount inglese. La reazione di Elisabetta è stata impagabile: abituata com’è a regali strani che più strani non si può, ha ringraziato di cuore cercando di non far trasparire il suo palese imbarazzo.
Altri regali
- Nella Royal Collection, troviamo una pipa della pace decorata da piume, ricevuta nel 1973 durante una sua visita in Canada.
- Da una sua visita negli USA è tornata in Inghilterra con un paio di stivali da cowboy.
- Da un altro suo viaggio in Canada, con una maglietta da hockey.
- Dalla Cina e proprio dal presidente Xi Jinping, arrivò alla regina d’Inghilterra un libro animato sui 70 anni della Repubblica Popolare Cinese.
- L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in visita a Londra, ha portato alla regina tre doni:
- una scatola in pelle lavorata a mano con un sigillo in oro;
- un porta-gioielli costruito con il legno di una magnolia caduta sui terreni della Casa Bianca;
- una scintillante spilla a forma di papavero rosso, simbolo della memoria.
- Dall’ambasciatrice liberiana ha ricevuto tre ippopotami pigmei in legno.
Gioielli scaramantici
E tornando ai gioielli, ci piace raccontare questa storia:
il governo della Birmania nel 1973, regalò ad Elisabetta II, 96 preziosissimi rubini. Secondo le credenze tradizionali di quel paese, essi allontanerebbero malattie, sfortune e negatività in genere. La regina affidò una parte di quei meravigliosi rubini a gioiellieri di fiducia, perché ne facessero una tiara su misura per lei. Diversi anni dopo, Elisabetta II indossò quelle pietre durante il banchetto in onore di Donald Trump: probabilmente aveva bisogno di una super protezione per tenere lontana la negatività!
L’episodio fu commentato dagli addetti ai lavori con molta ironia e suscitò montagne di risate alle spalle del povero Donald, il quale ovviamente era all’oscuro di tutto.
Dove vengono conservati i regali?
La domanda è lecita. Tuttavia non ne abbiamo idea. Come ha scritto qualcuno, forse un posto speciale nelle vetrine del Palazzo potrebbe esserselo aggiudicato una prestigiosa bottiglia di Gin, dono di un reggimento di fanteria canadese. A meno che, la regina non l’abbia usato con il suo preferito Dubonnet, nel giorno del suo 95° compleanno.
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Sempre Bravissima Annamaria
Molto interessante questo articolo che ti fa capire quanta diversità c’è ancora al mondo….
Complimenti e un carissimo saluto
Stefano ( Stearm)
Complimenti per il bel lavoro di ricerca e di esposizione, fatto con garbo e sagacia, di curiosità e di “frivolezze” a me sconosciute, tra cui mi è piaciuta moltissimo quella, utilissima, della mano finta.
Complimenti Annamaria, per questo bell’articolo, mi è piaciuto molto, e mi ha anche divertito conoscere tante affascinanti curiosità sulla regina.
Articolo interessante e ricco di curiosità, scritto magistralmente. Bravissima Annamaria, un saluto.
Massimo
Ciao Annamaria , stai facendo un lavoro stupendo , complimenti
Grande e brava questa giornalista che con il suo articolo ci ha fatto vivere uno spaccato di questa longeva regina d Inghilterra
Articolo davvero curioso…
Complimenti!
Complimenti Annamaria, un articolo interessante e scritto molto bene
Complimenti Annamaria, gradevolissimi articoli, ho apprezzato molto i vari e curiosi racconti.
Scritto con intelligenza e velata ironia, per sorprenderci con momenti di “normalità” della resistente regnante, ma anche pragmatismo e poche frivolezze, come sempre alle prese dei difficili equilibri di corte. Complimenti anche per il modo di raccontare senza retorica e inutili orpelli, decisamente leggero ma che cattura interesse.
Complimenti Annamaria,
un bellissimo e simpaticissimo “puzzle” di tante piccole e curiosissime… storie.