Pseudonimo e nome’darte: conosci le differenze?

Capita di utilizzare nella lingua italiana le parole pseudonimo e nome d’arte attribuendo loro il medesimo significato. Tuttavia esistono delle differenze importanti. Le spieghiamo di seguito.

pseudonimo e nome d'arte - differenze

Pseudonimo

È un nome di fantasia scelto da un autore per nascondere la propria identità reale.

Lo scopo dello pseudonimo in questo caso è quello di proteggere la privacy, creare un’immagine artistica specifica o dissociare l’autore da opere precedenti.

Richiede una approvazione ufficiale da parte di enti come la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori).

Lo pseudonimo sostituisce completamente il nome e cognome dell’autore in tutti i documenti ufficiali legati alla sua produzione artistica.

In Italia il regolamento SIAE prevede che si possa richiedere un nuovo pseudonimo solo dopo 4 anni dall’attribuzione del precedente.

Nome d’arte

A differenza dello pseudonimo, il nome d’arte è un nome diverso dal nome anagrafico con cui un artista è conosciuto dal pubblico.

Lo scopo è quello di creare un’identità artistica distintiva e facilmente riconoscibile.

Esso non richiede un’approvazione ufficiale, ma è sufficiente dimostrare di essere effettivamente conosciuto con quel nome nel mondo artistico.

Può essere utilizzato in parallelo al nome anagrafico, spesso indicato come “nome civile” o “all’anagrafe”.

Nel caso del nome d’arte, la SIAE in Italia ne prende semplicemente atto.

Alcuni esempi

  1. George Orwell, autore di 1984 e La fattoria degli animali, è lo pseudonimo di Eric Arthur Blair (nome anagrafico).
  2. François-Marie Arouet scelse lo pseudonimo Voltaire con il fine di poter esprimere le sue idee filosofiche e politiche in modo più libero, senza rischiare ritorsioni.
  3. Amantine Aurore Lucile Dupin adottò lo pseudonimo maschile di George Sand per poter pubblicare i suoi romanzi senza subire le discriminazioni che le donne scrittrici subivano all’epoca.
  4. Elena Ferrante è una scrittrice italiana la cui l’identità è ancora oggi un mistero; il suo pseudonimo contribuisce a creare un alone di fascino intorno alla sua figura. Ne abbiamo parlato nell’articolo sulla sua opera più celebre: L’amica geniale.
  5. Anche Banksy, in ambito artistico, è un personaggio di cui non si conosce l’identità.
  6. Madonna è il nome d’arte scelto da Louise Veronica Ciccone.
LEGGI ANCHE  John Doe: perché in film e telefilm si sente spesso questo nome

Perché è importante distinguere tra nome d’arte e pseudonimo

Entrambi servono a identificare l’autore di un’opera e quindi a tutelarne i diritti.

Comunicazione con il pubblico: aiutano a costruire l’immagine di un artista e a creare un legame con il pubblico o la propria cerchia di fan.

Aspetti legali: la scelta tra pseudonimo e nome d’arte può avere implicazioni legali, soprattutto in ambito contrattuale.

Quando scegliere uno o l’altro?

Si sceglie uno pseudonimo quando si vuole mantenere l’anonimato, se si vuole dissociare opere diverse o se si vuole creare un’immagine artistica completamente diversa dalla propria persona.

Si sceglie un nome d’arte quando si vuole creare un’identità artistica forte e riconoscibile, ma senza nascondere completamente la propria identità.

Nelle altre lingue

Analogo significato di pseudonimo e nome d’arte ha l’espressione inglese nickname, letteralmente traducibile con soprannome oppure nomignolo.

In ambito letterario e giornalistico a volte si usa l’espressione francese nom de plume – letteralmente nome di penna.

Nella lingua inglese si utilizza anche l’acronimo a.k.a. che significa also known as – letteralmente conosciuto anche come.

Lo stesso significato e lo stesso uso di a.k.a. viene assunto dalla parola latina alias – da alias vices che significa altre volte.

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre e formaggi. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Facebook.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: