Pierdavide Carone: nuovo album dopo nove anni
Sono trascorsi ben nove anni da quando, nel 2012, Pierdavide Carone ha partecipato al Festival di Sanremo presentando il brano “Nanì” insieme al grande Lucio Dalla. Nello stesso anno è uscito l’album “Nanì e altri racconti”. Poi, per il cantautore, è arrivato un lungo periodo di stop dal panorama musicale. Oggi, 28 Maggio, esce finalmente dopo tanto tempo un suo nuovo album, intitolato “Casa”.
Pierdavide Carone, che ha ottenuto il terzo posto ed il Premio della Critica alla nona edizione del talent show “Amici”, ha dovuto fermarsi per motivi legati alla sua salute.
Come ha raccontato in un’intervista,
“questo nuovo album è frutto di un lungo travaglio e di cambiamenti, belli e brutti, nella mia vita. Arriva da una serie di fallimenti, incomprensioni, incompatibilità che mi hanno portato a lasciare, dopo 17 anni, Roma per Milano, a cambiare etichetta, a fermarmi a riflettere”.
Comunque, nonostante i momenti drammatici e le difficoltà (che pure emergono nell’album), “la visione globale del disco è ottimistica”, ci tiene a sottolineare Carone.
Festival di Sanremo: l’esclusione
Anche se il Festival di Sanremo (da cui l’artista è stato escluso nel 2018) non è stata un’esperienza piacevole, comunque Pierdavide non esclude la possibilità di partecipare nuovamente alla kermesse.
“Tornare a Sanremo in futuro? Deciderò in base alla direzione artistica del momento, ma sono consapevole che potrei meritare di entrare nel cast. Certo, ho scritto cose che non avrei voluto scrivere, ma come mi ha insegnato Lucio Dalla ho imparato a fare delle playlist migliori di me stesso”, ha dichiarato.
Come è nato l’album “Casa”
Circa la genesi dell’album, Carone ha rivelato: “L’album inizia a nascere quattro anni fa, mentre traslocavo, in un mondo pre-pandemia. Ho iniziato a scriverlo a Roma, ho finito di registrarlo a Milano. E’ un disco catartico, sa di bagagli da disfare, di scatole da aprire, di quadri da appendere. E la casa alla quale faccio riferimento è un rifugio, un abbraccio, una famiglia, non la prigione nella quale siamo stati costretti. Un luogo dove hai voglia di tornare, non dal quale non puoi uscire“.