Perché si dice “gatta ci cova” ?
Secondo gli esperti, la tipica espressione “qui gatta ci cova”, viene usata nelle situazioni più disparate, ambigue e anomale, in cui vige il sospetto che ci sia qualcosa di nascosto. Secondo il vocabolario della Crusca che risale al 1836, questa espressione è sinonimo di “C’è sotto qualche inganno, o malefatta“.
Nella nostra lingua è un modo di dire usato molto spesso che sta a significare che in una situazione c’è qualcosa nascosto di poco chiaro. Il significato di tale detto “gatta ci cova“, è usato in senso molto ampio, in particolar modo in situazioni in cui si può presentare uno scherzo, un trucco od inganno ed in ultimo un raggiro. Infatti è inusuale che una gatta covi, visto che è un mammifero: questa è un’azione che non può compiere, dato che sono solo i volatili ad occuparsi di covare le uova.
Se consideriamo la nostra cultura tradizionale, il gatto non sempre è visto come un animale che ispira fiducia, anzi spesso è sinonimo di sospetto. Nella cultura popolana, il gatto simboleggia qualcosa che non funziona come dovrebbe, qualcosa da cui prendere definitivamente le distanze. La sua immagine ricorda qualcuno che trama alle spalle da cui è bene allontanarsi immediatamente.
Superstizione a parte, il detto potrebbe derivare anche dalla posizione che assume il felino, posizione detta “di cova”, quando è pronto ad attaccare una preda; questo potrebbe legarsi al detto “gatta ci cova” significando che qualcuno è pronto, appunto, a tirarci un tranello o un agguato. Ai giorni nostri, fortunatamente, il felino non sempre incute sospetto, è adorato infatti da molti, grazie alle sue qualità di animale domestico e di compagnia.