Il pandoro e le sue origini
Il pandoro è un dolce veronese e, insieme al panettone, è uno dei dolci che possiamo gustare sulle tavole durante le festività natalizie. Questo dolce soffice e dorato ha forma di tronco di cono ed i suoi contorni sono a forma di stella originariamente a otto punte, il cui design è opera del pittore Angelo Dall’Oca Bianca (Verona, 31 marzo 1858 – Verona, 18 maggio 1942).
Gli ingredienti
Fra gli ingredienti per la preparazione del pandoro troviamo: farina, zucchero, uova, burro, burro di cacao e lievito. La ricetta tradizionale non prevede la guarnizione con creme o canditi, ma è comunque possibile apprezzarlo nelle varianti proposte: farcito con crema pasticcera o crema di cacao e nocciole, ricoperto di cioccolato o zucchero a velo, quest’ultimo inserito nelle confezioni, da cospargere sul pandoro al momento dell’apertura della confezione. È inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Origini storiche del pandoro di Verona
Vi sono alcune versioni sulla sua origine: una di queste narra che derivi dal cosiddetto “pan de oro”, servito sulle tavole dei nobili veneziani, ricoperto di sottili foglie d’oro zecchino. Intorno al 1800 il pandoro nasce dall’evoluzione dell’antenato “Nadalin”, un dolce creato nel 1200 e tipico dei natali veronesi. Un’altra versione indica che l’impasto morbido fu importato da Vienna, derivato dall’impasto delle brioches prodotte per la Casa d’Asburgo, una delle più antiche famiglie reali in Europa. La nascita ufficiale del pandoro risale al 14 ottobre 1894 quando Domenico Melegatti, fondatore dell’omonima industria dolciaria, ne deposita il brevetto.
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