La nascita dell’Euro

Avere una Moneta Unica per tutti i Paesi membri è uno degli obiettivi principali che la Comunità europea persegue fin dalla sua nascita, nell’ottica di una effettiva “unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa”. Ma facciamo qualche passo indietro per capire come si è arrivati alla Moneta Unica e quali sono le conseguenze sull’economia europea e dei singoli Paesi.

Euro € la moneta

Come la storia ci insegna, il 25 Marzo 1957 nascono la Comunità Economica Europea (CEE) e l’EURATOM (Comunità Europea dell’energia atomica). I Paesi che fondano questa istituzione europea sono sei: Olanda, Belgio, Germania, Francia, Italia e Lussemburgo.

Successivamente i Paesi che aderiscono alla CEE diventano ventisette. Altra data importante da ricordare è il 7 Febbraio 1992, quando il Trattato di Maastricht istituisce l’Unione europea economica e monetaria, gettando le basi per l’introduzione della Moneta Unica e fissando i parametri cui i singoli Stati devono attenersi.

Contestualmente, il 1° Gennaio 1993 vengono eliminate le barriere doganali. La nascita ufficiale dell’Euro viene fatta risalire al 1° Gennaio 1999, quando viene introdotto all’interno di undici Paesi (Francia, Belgio, Italia, Austria, Germania, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Portogallo), ma è nel 2002, precisamente il 3 Maggio 2002, che l’Euro diventa la valuta ufficiale dei Paesi dell’Unione monetaria europea.

Banconote dell'Euro

Dal 1999 al 2002 in ogni Stato vengono attuate campagne di sensibilizzazione ed informazioni per aiutare i cittadini e la Pubblica Amministrazione a familiarizzare con la nuova moneta. La Grecia introduce l’euro nel 2001, diventando così il dodicesimo Stato europeo ad optare per la moneta unica.

Nei dodici Paesi aderenti alla Moneta unica vengono fatte circolare otto monete e sette banconote in euro. Rimangono fuori il Regno Unito e la Danimarca, per i quali vige una deroga al Trattato di Maastricht. Anche la Svezia ha deciso, nel 1997, di non aderire alla moneta unica.

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Oltre ai Paesi membri dell’Unione, altri piccoli Stati come la Repubblica di San Marino, Città del Vaticano e il Principato di Monaco adottano l’euro come moneta circolante.

Gli altri Paesi membri dell’Unione Europea potranno introdurre l’euro non appena le condizioni dell’economia permetteranno di rispettare i parametri fissati da Maastricht.

La Banca Centrale Europea ha il compito di amministrare l’Euro. Questa importante istituzione ha sede in Germania, a Francoforte. Le politiche monetarie comuni vengono gestite dalla Banca Centrale europea, che è tenuta a mantenere i prezzi stabili e una certa omogeneità economica nei Paesi europei. La Banca coopera con le banche dei singoli Stati per regolare il conio e la distribuzione della moneta unica.

Mantenere l’euro come moneta per tutti i Paesi aderenti all’Euro Zona è un presupposto importante per attuare un altro principio (altrettanto importante) perseguito dall’Unione Europea fin dalla nascita: la libera circolazione di persone, servizi, capitali e beni all’interno dei Paesi europei.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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