Lo zootropio
Lo zootropio è un dispositivo ottico per visualizzare immagini, disegni, in movimento, che venne inventato nel 1834 da William George Horner, matematico britannico noto per la regola che porta il suo nome (regola di Horner) usata in matematica per la valutazione di un polinomio.
Il termine zootropio deriva dall’unione dei termini greci zoe e tropos (“vita” e “girare”), e si può tradurre con una semplificazione approssimativa come “ruota della vita”.
Una serie di disegni riprodotta su una striscia di carta, viene posta all’interno di un cilindro dotato di feritoie a intervalli regolari – una per ogni immagine. Grazie al principio della persistenza retinica, la rapida successione di immagini conferisce l’illusione di movimento.
Una invenzione similare è il fenachistoscopio (ad opera del belga Joseph Antoine Ferdinand Plateau), che, a differenza dello zootropio, presenta un disco di cartoncino con le immagini disposte circolarmente. Il disco viene disposto sul fondo di un tamburo che, fatto ruotare su di un perno, permette di vedere le immagini in movimento attraverso delle feritoie poste sul suo coperchio. Nello stesso periodo in Austria, Simon von Stampfer, brevettò lo stroboscopio.
Il primo elementare zootropio risale al 180 d.C. ad opera del cinese Ting Huan: il suo nome, tradotto, era “Il tubo che fa apparire le fantasie”.
Il fotografo inglese Eadweard Muybridge progettò invece lo zoopraxiscopio, strumento del tutto analogo allo zootropio, che proiettava le immagini permettendone la visione a più persone contemporaneamente. Tutte queste invenzioni sono da considerare in definitiva come dei sistemi pionieristici del cinema dei fratelli Lumière.
La storia del cinema non si dimenticherà di loro: alla fine del XX secolo la Pixar trarrà ispirazione dal lavoro di Muybridge, realizzando il suo primo cortometraggio “Luxo Jr.” (di John Lasseter): qui compare la nota lampada saltellante che diventerà il simbolo della casa di animazione.
La Pixar per la sua mostra itinerante che celebra i suoi primi 25 anni di attività, realizza uno zootropio speciale, dove i suoi principali cartoni sono i protagonisti dell’animazione.
Zootropio e Muybridge da Google