Ultima cena: perché è celebre questa opera di Leonardo?

L’Ultima cena è uno dei dipinti più famosi e citati di Leonardo. È stato realizzato fra il 1495 e il 1498. La tecnica utilizzata è tempera grossa su intonaco. L’opera misura 460 x 880 cm e si trova nel refettorio di santa Maria delle Grazie a Milano. La tecnica pittorica di Leonardo da Vinci, assolutamente innovativa per l’epoca, consistette nella stesura di colori a tempera posti sopra a due strati di calcina fresca.

Il secondo strato aveva una notevole quantità di gesso, che nel tempo causò diversi problemi all’opera, soprattutto a causa dell’umidità, richiedendo la realizzazione di numerosi progetti di restauro.

Ultima cena, Leonardo da Vinci (1495 - 1498)
L’Ultima cena, uno dei dipinti più noti al mondo. Opera di Leonardo da Vinci

L’immortalità di un momento drammatico

Dopo cinquant’anni dalla realizzazione dell’opera, Giorgio Vasari notava come fosse diventata una macchia indistinta di colori proprio a causa dell’umidità.

I restauri hanno mantenuto l’opera più o meno nel suo stato originario ma hanno anche permesso la scoperta di dettagli dimenticati, come ad esempio gli alimenti presenti sul tavolo, dettagli ritrovati con l’ultimo importante restauro del 1999.

Il dipinto rappresenta l’ultima cena a cui Gesù partecipò con i dodici apostoli. La ricostruzione storica si basa sul Vangelo di Giovanni.

Durante la cena Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi apostoli. Leonardo ritrae questo momento, rappresentando l’esatto istante in cui gli apostoli reagiscono con sconcerto all’annuncio. È un momento drammatico che si ripete all’infinito nella liturgia cristiana e che in questo capolavoro assume una rappresentazione immaginifica immortale.

Le ragioni di un’opera celeberrima

L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci è celebre per molteplici ragioni, che la rendono un capolavoro assoluto e una delle opere d’arte più iconiche al mondo. Tra i suoi aspetti più salienti troviamo i seguenti.

Innovazione tecnica e artistica

  • Tecnica: Leonardo sperimentò una nuova tecnica pittorica, la tempera ad olio, che gli permise di ottenere effetti di sfumature e morbidezza senza precedenti, rendendo l’opera incredibilmente realistica.
  • Prospettiva: La scena è costruita con una prospettiva impeccabile, che crea un’illusione di profondità tridimensionale e coinvolge lo spettatore nella scena.
  • Psicologia dei personaggi: Leonardo diede vita ai personaggi rappresentando le loro emozioni e i loro stati d’animo con straordinaria maestria, facendo di quest’opera non solo un dipinto religioso, ma anche un profondo ritratto dell’umanità.
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Composizione e iconografia

  • Composizione: I dodici apostoli sono disposti in gruppi di quattro, creando un ritmo armonico e sottolineando le diverse reazioni all’annuncio di Gesù del tradimento di uno di loro.
  • Figura di Cristo: Gesù è posto al centro della scena, in una posizione di calma e serenità, contrapposta all’agitazione degli apostoli. La sua figura irradia luce e dona un senso di pace all’intera composizione.
  • Iconografia: Leonardo reinterpretò la tradizionale iconografia dell’Ultima Cena, scegliendo di rappresentare il momento in cui Gesù rivela il tradimento di Giuda, creando una scena ricca di tensione drammatica.

Significato e influenza

  • Significato religioso: L’opera rappresenta un momento cruciale della storia di Cristo e del cristianesimo, e invita a riflettere sul tema del tradimento, del sacrificio e dell’amore.
  • Influenza artistica: L’Ultima Cena ha avuto un’influenza profonda sulla storia dell’arte, ispirando generazioni di artisti e diventando un modello per la rappresentazione di scene bibliche e non.
  • Valore culturale: L’opera è considerata un capolavoro del Rinascimento italiano e un patrimonio artistico di inestimabile valore, non solo per l’Italia ma per l’intero mondo.

Oltre a questi aspetti principali, l’Ultima Cena è celebre anche per la sua bellezza mozzafiato, la sua complessità simbolica e la sua capacità di suscitare emozioni profonde in chi la osserva. Si può parlare a buon titolo di un’opera capace di suscitare la Sindrome di Stendhal.

Per queste ragioni, l’opera continua ad affascinare e ispirare persone di tutto il mondo, a distanza di secoli dalla sua creazione.

Fattori che hanno contribuito alla sua fama

  • Ubicazione: L’opera si trova nel Cenacolo Vinciano, un convento domenicano a Milano, che è un luogo suggestivo e ricco di storia.
  • Storia: L’opera ha subito una storia travagliata, con restauri e vicissitudini che ne hanno aumentato il fascino e la mistero.
  • Popolarità: L’Ultima Cena è stata oggetto di numerosi studi, pubblicazioni e riproduzioni, diventando un’immagine iconica riconosciuta a livello globale.
  • Riferimenti nella cultura di massa: L’opera è stata citata e omaggiata innumerevoli volte in film, libri, musica e altri media, contribuendo a renderla ancora più famosa e conosciuta.

In definitiva, la fama dell’Ultima Cena è il risultato di una combinazione unica di fattori artistici, storici, culturali e popolari che l’hanno resa un’opera d’arte senza eguali.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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Ricchezza di dettagli: particolare del coltello utilizzato per tagliare il cibo che poi spunta tra le mani di Giuda dietro la schiena