La Legion d’onore

La Legion d’onore è un ordine cavalleresco istituito da Napoleone Bonaparte il 19 maggio del 1802. All’epoca Napoleone era Primo Console della Francia e decise di creare questo ordine allo scopo di eliminare dalle istituzioni, che erano troppo influenzate dai valori della rivoluzione, tutto ciò che riteneva fosse non direttamente controllabile dal suo potere assoluto. Infatti le istituzioni post-rivoluzionarie non erano più gestite dai nobili ma erano organizzate secondo criteri democratici. Pertanto, senza restituire alla nobiltà gli stessi poteri che aveva durante il periodo monarchico, Napoleone creò qualcosa che dal punto di vista gerarchico e del controllo istituzionale potesse assomigliare alle funzioni che i nobili esercitavano sul Paese.

Legione d'Onore
La Legion d’onore (Légion d’Honneur): la più importante onorificenza concessa a militari e civili dalla Repubblica di Francia

Il progetto fu elaborato da Bonaparte con l’aiuto del fratello Giuseppe e prevedeva la seguente struttura:

Un ritratto di Napoleone
Napoleone Bonaparte
  1. Quindici corti all’interno delle quali erano ripartiti gli ufficiali della legione.
  2. Ogni corte poteva avere un massimo di sette grandi ufficiali, affiancati da venti comandanti, trenta ufficiali, e trecentocinquanta legionari.
  3. Ogni appartenente alla Legione riceveva uno stipendio proporzionato al suo grado e al suo ruolo.
  4. Non erano previste decorazioni. La medaglia con collare venne istituita in seguito.
  5. Ruoli e ricompense dovevano essere approvati dal Gran Consiglio presieduto da Napoleone.
  6. Lo scopo della legione era quello di ricompensare i militari più valorosi e fedeli a Napoleone. Erano previsti emolumenti anche per i civili ma il progetto riguardava soprattutto i militari.

La Legion d’onore fu approvata dal Gran Consiglio di Stato con una maggioranza risicata.

Tale approvazione comportò diverse modifiche, perché quando Napoleone la presentò al Consiglio, molti membri la considerarono troppo assolutista.

In seguito l’organizzazione del decreto rimase in un limbo da cui fu tolta l’11 luglio del 1804, quando venne approvata non più come sistema gerarchico funzionale allo Stato ma  come decorazione da attribuire sia in tempo di guerra che in tempo di pace.

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Tre settimane prima Napoleone era stato proclamato dal Gran Consiglio Imperatore di tutti i francesi.

La medaglia era formata da una stella con cinque raggi a doppia punta ed era dotata di un nastro rosso. Le parole riportate erano da un lato: “Napoléon, empereur des Français” e dall’altro “Honneur et patrie”. Vi era anche disegnata l’aquila imperiale. Quasi tutti i militari facevano parte dell’Ordine ed erano stati decorati con la medaglia.

Dopo la caduta di Napoleone l’Ordine fu conservato ma venne modificata la medaglia, soprattutto nei suoi aspetti estetici.

La Legion d’onore oggi

Attualmente viene conferita a militari e civili ma è stata modificata l’effige politica che onorava Napoleone, adesso si legge: “République francaise, 1870”, mentre la frase “onore alla patria” è rimasta.

Gli insigniti della onorificenza attualmente si dividono in cavaliere, ufficiale, commendatore, grand’ufficiale e gran croce. Colui che riceve l’onorificenza la conserva per tutta la vita. Tuttavia il riconoscimento può essergli revocato dal Capo dello Stato che decide se togliergli la Legione oppure solo alcune sue prerogative. Attualmente la Legion d’onore può essere conferita anche a persone che non sono cittadini francesi.

A capo dell’Ordine vi è il Presidente della Repubblica francese che conferisce l’onorificenza della Legion d’onore. L’Ordine però è amministrato dal Gran Consiglio di Stato e da un consiglio interno che si occupa  delle sue attività le quali riguardano le relazioni con le persone insignite della medaglia e la gestione di alcuni istituti educativi in cui studiano le figlie dei legionari.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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