La costellazione di Orione, il guerriero che illumina l’inverno

Betelgeuse, Rigel, Bellatrix, Mintaka, Alnilam e Alnitak, Saiph, Meissa. Così suonano i nomi delle stelle principali della costellazione di Orione. Magico il pensare che dall’unione di questi suoni, pronunciati su di un’altura circondata da fitti boschi, nella luce soffusa di una Luna particolarmente suggestiva, potrebbe prender vita l’immagine della figura mitologica che Orione rappresenta: un guerriero dalla bellezza straordinaria e dalla forza portentosa, che ebbe il privilegio, secondo la mitologia, di essere posto tra le stelle dagli dei!

Stelle e nebulose

La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

Con questa lettura ci addentriamo nel cielo, alla scoperta della clessidra… la figura formata dalle stelle più luminose di Orione, che ne disegnano il contorno. Facendo lavorare di gran lena l’immaginazione, ecco comparire la figura del mitico guerriero… lo vedete? Nelle fredde notti domina il cielo e a detta di molti, e a dir la verità, anche della sottoscritta, è la costellazione più bella da osservare nel cielo invernale! Osservabile ad Est sopra l’orizzonte dopo il tramonto, si sposta culminando verso Sud e tramonta ad Ovest. Se avete la fortuna di trovarvi in un luogo in cui il livello di inquinamento luminoso (“irradiazione di luce artificiale rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste”) risulta abbastanza basso, la si riconosce ancor più facilmente, potendo ammirare lo splendore delle sue stelle.

Comprende circa 120 stelle, ma sono quelle principali che la rendono molto riconoscibile per la sua caratteristica figura, al centro della quale brillano tre stelle allineate (Mintaka, Alnilam e Alnitak) che rappresentano la cosiddetta Cintura di Orione. Queste tre stelle, dette anche I Tre Re o I Re Magi, a seconda della tradizione, sono quelle che più facilmente vi permetteranno di individuare l’intera costellazione. Le spalle del guerriero, sono in corrispondenza delle stelle Betelgeuse e Bellatrix, mentre le ginocchia in corrispondenza di Saiph e Rigel. La testa è rappresentata dalla stella Meissa. Guardando dalla nostra Terra, la più brillante è Rigel, il ginocchio sinistro del guerriero: una supergigante blu di magnitudine 0,2. Abbiamo poi Betelgeuse, la spalla destra, una supergigante rossa di magnitudine 0,5; Bellatrix, la spalla sinistra, di colore azzurro-blu, di magnitudine 1,7; Saiph, il ginocchio destro, è una stella azzurra di magnitudine 2,0; Meissa, la testa, di magnitudine 3,5. Mentre le stelle che formano la Cintura, Mintaka, Alnilam e Alnitak, hanno rispettivamente magnitudine: 2,20, 1,70 e 1,80.

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Orione: testa di cavallo
Orione: testa di cavallo

Situata sotto al Alnitak, si trova la nebulosa Testa di Cavallo, chiamata così perché la sua conformazione richiama chiaramente la forma della testa di questo animale.

Ma… al di sotto della Cintura di Orione si può notare, anche ad occhio nudo o meglio con un binocolo, una zona caratterizzata da un aspetto nebuloso… ecco la famosa Nebulosa di Orione! E’ la zona di formazione stellare più vicina a noi… al suo interno le stelle nascono! La sua distanza da noi è circa 1600 anni luce, ciò vuol dire che la luce che vediamo mentre la osserviamo è partita 1600 anni fa per arrivare sin qui. Un bel viaggetto direi! Abbiamo dunque a disposizione una macchina del tempo “visiva”: cioè vediamo la Nebulosa come era 1600 anni fa e non come è nel momento in cui la osserviamo. Questo naturalmente vale per tutti i corpi celesti del nostro Cielo quindi… azzarderei a dire che abbiamo sopra la testa una immensa e spettacolare “macchina del tempo” celeste!

La nebulosa di Orione
La nebulosa di Orione

Se avete a disposizione uno strumento più potente, una volta identificata la Nebulosa, potrete scorgere al suo interno un gruppo di stelle dalla spiccata luminosità, quattro supergiganti azzurre la cui disposizione va a formare un trapezio.

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