Oggi è la Giornata Nazionale del Bullismo e Cyberbullismo: in aumento gli atti di violenza online
La pandemia di coronavirus in corso ha notevolmente aggravato la portata del fenomeno del cyberbullismo. I bambini e i ragazzi trascorrono online gran parte del loro tempo, ed è proprio attraverso gli strumenti telematici che oggi compiono la maggior parte degli atti di bullismo e violenza nei confronti di coetanei e compagni di classe.
Oggi, durante la giornata nazionale dedicata al cyberbullismo, emergono dati abbastanza preoccupanti: secondo una recente ricerca, il 12% dei ragazzi ha confessato di essere stato vittima almeno una volta di atti di violenza online.
Spesso gli atti di bullismo vengono compiuti proprio durante le lezioni a distanza, che negli ultimi mesi tengono i ragazzi incollati agli schermi per molte ore al giorno. Il 14% dei ragazzi intervistati su un campione di 3.115 studenti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, ammette di aver visto compiere atti di bullismo anche ad opera di alcuni docenti.
I luoghi digitali in cui è più facile il diffondersi di episodi di cyberbullismo sono, oltre alle piattaforme delle lezioni collettive in Dad, le chat, i social network, le piattaforme di videogiochi.
Emerge quindi, oltre alla necessità di istruzione, anche quella di educare i giovani all’uso consapevole del digitale. Purtroppo, in questo periodo di pandemia, sta aumentando il numero di giovani che si chiudono in se stessi. Molte volte-spiegano gli psicologi ed esperti dell’età evolutiva- l’autoisolamento potrebbe essere la spia di una situazione di bullismo o cyberbullismo. Spesso le vittime di tali atti tendono ad isolarsi a causa del trauma subito e della mancanza di fiducia verso il prossimo.
Oggi, nelle scuole di ogni ordine e grado, docenti e alunni hanno dato spazio al tema del bullismo e cyberbullismo, stimolando così un confronto sereno e costruttivo sull’argomento.