Ritratto di Gertrude Stein, analisi del quadro di Picasso
Nel 1905 Pablo Picasso realizzò il ritratto di Gertrude Stein, una sua cara amica e mecenate. La Stein, insieme al fratello Leo, si trasferirono a Parigi nel 1902, dove Gertrude visse fino alla morte, avvenuta nel 1946.
Approfondimento
Tecnica
Olio su tela.
Dimensioni
99,6 × 81,3 centimetri.
Ubicazione
Metropolitan Museum of Art, New York City (Stati Uniti d’America).
Gertrude Stein, Leo Stein e l’arte
Gertrude nacque ad Allegheny (Pennsylvania, USA) il 3 febbraio 1874; visse perlopiù in Francia: morì a Neuilly-sur-Seine, 27 luglio 1946, all’età di 72 anni. Fu scrittrice e poetessa; insieme al fratello Leo Stein furono due famosi collezionisti di opere d’arte; in Francia instaurarono amicizie con pittori emergenti, che stavano iniziando la loro carriera artistica. Tra questi sono inclusi Picasso, Derain, Matisse e Braque.
I due fratelli, grazie ad una rendita annuale, riuscirono a realizzare una collezione ricca e interessante.
Il sabato era il giorno in cui Gertrude Stein e la sua compagna Alice B. Toklas, incontravano pittori e scrittori per passare una serata assieme, discutere di arte e vivere la testimonianza di un periodo incredibile.
Nel 1905 Picasso si trovava in Francia; egli conosceva bene Gertrude. Le propose quindi di realizzare un suo ritratto dal vivo, cosa assai rara per Picasso: il pittore spagnolo infatti non utilizzava quasi mai modelli, bensì dipingeva volti e persone solo usufruendo della sua straordinaria memoria visiva.
Ritratto di Gertrude Stein: storia dell’opera
La protagonista del quadro è una donna forte, intraprendente e diretta. Picasso rende la personalità della sua modella attraverso un realismo rispettoso, ma anche imperioso e classico, in cui il soggetto appare in tutta la sua forza visiva.
Gertrude Stein racconta nel suo libro su Picasso (pubblicato in Italia da Adelphi), che dovette posare più di ottanta volte perché il pittore fosse soddisfatto del risultato. E durante una di queste sedute, Pablo Picasso mostrò un’insofferenza notevole per il volto di Gertrude, tanto che ad un certo punto lo cancellò, ammettendo che non riusciva più a vederlo.
Il libro di Gertrude Stein su Picasso
Dopo alcuni mesi di studio e interventi sul dipinto, finalmente Picasso regalò l’opera alla Stein che lo appese nella sua casa, affinché gli amici potessero ammirarlo.
Critiche
Molte critiche al dipinto sottolineavano l’eccessiva severità del volto e il fatto che la Stein non assomigliasse per nulla al suo ritratto.
Picasso rispose, e confidò anche ad Alice Toklas, che prima o poi la modella sarebbe diventata come il ritratto. E così è stato.
Dopo la morte di Gertrude Stein, come da sue volontà, il quadro venne donato al Metropolitan Museum of Art di New York: quando il museo ricevette l’opera, il ritratto appariva molto somigliante alla sua proprietaria.
Descrizione del quadro
Osservando con calma e pazienza il dipinto, possiamo ammirare il modo in cui il pittore ha realizzato il volto di Gertrude Stein: severo, dai tratti accentuati e con gli occhi profondi e scuri che conferiscono al soggetto nobiltà, sicurezza e fierezza. Tali caratteristiche rendono il ritratto molto diverso dai ritratti precedenti di Picasso e testimoniano probabilmente la considerazione che il pittore aveva per la Stein.
Inoltre, l’atteggiamento della modella, la sua postura, i lineamenti squadrati del volto che ricordano l’interesse di Picasso per l’arte primitiva, sono in questo caso le premesse per il protocubismo di cui Les Demoiselles d’Avignon saranno l’opera più rappresentativa.