Cous Cous Fest, dal 17 al 26 settembre: ecco dove si terrà e gli appuntamenti previsti
Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria per il Covid, tornano il Cous Cous Fest e il Campionato Italiano di Cous Cous Conad. Le due iniziative si inseriscono nell’ambito del Festival dell’integrazione culturale. Organizzato dal Comune di San Vito Lo Capo (Trapani) e dall’agenzia di comunicazione Feedback, questo è senz’altro uno dei maggiori eventi italiani del settore.
L’edizione 2021 è finalizzata al riconoscimento del Cous Cous quale Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, come già annunciato lo scorso dicembre. La candidatura all’Organizzazione delle Nazioni Unite è stata avanzata congiuntamente da 4 Paesi africani: Marocco, Algeria, Tunisia e Mauritania.
Approfondimento
Cous Cous candidato come Patrimonio culturale immateriale Unesco
Il documento di candidatura si basa sull’assunto che:
donne e uomini, giovani e anziani, si identificano in questo piatto, considerato il simbolo del vivere insieme.
All’interno dell’evento sono numerosi gli appuntamenti e gli spettacoli previsti (come il teatro popolare e la danza etnica).
Grazie a questa manifestazione, che si rinnova annualmente, il cous cous si è affermato sempre più come un vero e proprio simbolo di multiculturalità e integrazione.
Il Cous Cous: notizie e curiosità
Forse non tutti sanno che il cous cous è un alimento tipico non solo della cucina nord-africana, ma anche di alcune zone d’Italia (in primis Sicilia, e poi anche Sardegna). Il cous cous è un piatto che vanta una tradizione millenaria. E’ originario dell’Africa, poi è approdato in Europa (Italia, Francia, Spagna), grazie ai mercanti che viaggiavano per mare.
La Sicilia è uno dei luoghi in cui tale alimento fu adottato per primo. Nel Seicento il cous cous arrivò con gli Arabi a Trapani e dintorni. Qui, in particolare, è molto apprezzato con il brodo di pesce, accompagnato con zuppa di pesce e crostacei.
In Sardegna, invece, lo troviamo soprattutto a Carloforte, nell’isola di San Pietro, dove arrivò grazie ai tabarkini, discendenti di coloni liguri provenienti dall’isola di Tabarka e successivamente approdati sull’isola.
Un alimento “sostenibile”
Il cous cous, oltre ad essere un piatto che racchiude in sé tradizione e cultura, è anche sostenibile, in quanto per realizzarlo serve una modesta quantità di acqua.