Il profumo Chanel n.5
Chanel n.5 è il profumo più famoso e venduto al mondo, prodotto dall’omonima casa di moda. Conta più di 80 milioni di flaconi venduti dall’inizio della produzione. È stato uno dei primi profumi ottenuti miscelando sia essenze naturali, come quelle di gelsomino e rosa, che essenze sintetiche, dette aldeidi, che garantivano un sentore che durasse più a lungo possibile.
Le essenze naturali infatti erano abbastanza labili per questo venne scelto di miscelare naturali e sintetiche insieme. Coco Chanel, fondatrice dell’omonima casa di moda, volle creare un profumo che non fosse troppo dolce come andava di moda all’epoca, ma che contenesse un’essenza più elaborata. I profumi del tempo infatti erano quasi tutti a base di rosa, mughetto, e altre essenze delicate che scomparivano dopo poco tempo.
Coco invece puntò su qualcosa di diverso, arrivando ad usare anche aromi che generalmente utilizzavano le prostitute. Chanel n.5 era un profumo che non assomigliava a nessun altro sul mercato: oltre ad 80 essenze, venne miscelato un particolare aldeide sintetico al profumo di arancia che lo rendeva davvero unico. Resta sicuramente qualche ingrediente segreto che viene sapientemente tenuto nascosto!
Approfondimento
La scelta del nome
La leggenda narra che Coco scelse il nome N° 5 dopo aver annusato la quinta boccetta di profumo proposta dal chimico Ernst Beaux, al quale era stata commissionata la creazione. Si dice che Coco si innamorò della quinta e per questo decise di chiamare il suo profumo n.5.
In realtà però le cose andarono diversamente: Beaux aveva preparato ben 24 campioni e pensare che Gabrielle Chanel si fosse fermata ad annusare solo fino al quinto sembra improbabile!
Era il 21 maggio 1921 quando Coco testò le 24 fragranze e, forse, scelse questo nome particolare perché per lei il numero 5 aveva un significato importante: aveva lanciato la sua prima collezione il 5 maggio, che è il quinto mese dell’anno e quindi decise che anche il profumo doveva essere caratterizzato da questa numerazione. E aveva proprio ragione ad essere scaramantica! Chanel n.5 è stato infatti il profumo più venduto al mondo, chissà forse grazie alla fortuna ma soprattutto alle abili mani del profumiere Beaux, che da esperto chimico riuscì a comporre il perfetto mix di essenze naturali ed artificiali.
Coco Chanel
Pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel, Coco Chanel è stata la creatrice di una della più grandi case di moda del mondo. Nacque nel 1883 a Saumur in un orfanatrofio perché concepita al di fuori del matrimonio da una relazione tra Henri Chanel e Jeanne DeVolle.
Il padre era un venditore ambulante e la madre la figlia di un locandiere: la sua infanzia venne scossa dalla morte della madre, a seguito della quale Coco e le sorelle vennero affidate ad un convento di suore, dove vivevano in un clima di grande austerità.
Il periodo trascorso in convento ha influenzato moltissimo lo stile dei capi di Chanel, soprattutto nell’uso dei colori bianco e nero. Gabrielle, insieme alla sorella Julie, venne mandata in una scuola di Notre Dame per apprendere le arti domestiche. Qui a Parigi trovò un lavoro come commessa in un negozio di biancheria intima, dove migliorò le nozioni di cucito già apprese dalle suore. Contemporaneamente cominciò una breve carriera nei caffè- concerto come cantante, e da qui probabilmente derivò il suo soprannome di Coco dalla canzone Qui qu’a vu Coco? con la quale spesso si esibiva. Una delle svolte della sua vita avvenne quando incontrò Etienne de Balsan, che divenne suo amante e primo finanziatore delle sue idee nel campo della moda. Egli infatti assecondò la sua passione per la moda e le permise di vendere cappellini nel suo appartamento di Parigi.
Così Coco iniziò la sua carriera nel 1909 realizzando proprio questi cappellini che si contraddistinguevano per essere molto più semplici rispetto a quelli con piume e agli strass che andavano di moda a quel tempo. Da quel momento in poi la carriera di Chanel fu un crescendo: grazie al nuovo amore Boy Chapel, aprì la sua prima boutique e nel 1912 iniziò a vendere anche vestiti. La rivoluzione di Chanel fu quella di aver utilizzato il jersey come stoffa e aver creato dei vestiti, oltre che di classe, soprattutto comodi, eliminando il corsetto che ancora veniva indossato dalle signore.
Gli anni Venti furono senz’altro il periodo più produttivo della maison, quando la stilista entrò in contatto con i più grandi pittori e artisti dell’epoca. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, Chanel fu costretta a chiudere perché accusata di essere una spia tedesca.
Negli anni Cinquanta, grazie al lavoro di costumista in America, ritornò a calcare le passerelle con i suoi modelli, lanciando la famosa borsetta e l’ineguagliabile tailleur.
La stilista morì il 10 gennaio 1971, all’età di 87 anni ma la maison non ha smesso di ottenere grandi traguardi: dal 1983 al suo timone c’è il guru Karl Lagerfield, che riesce a mantenere sempre costanti i successi della creatrice.
Il successo della maison e del profumo n.5
Senza dubbio il n.5 è uno dei grandi simboli della maison, indimenticabile icona di eleganza nel campo della profumeria. Durante la Seconda Guerra mondiale, fu l’unico prodotto Chanel che rimase in commercio e i soldati americani facevano la fila aspettando di portare a casa la preziosa boccetta.
La confezione era composta da una semplice bottiglia da farmacia in vetro, o cristallo per i clienti più facoltosi. L’etichetta era bianca e nera e il flacone originario fu poi sostituito da uno più squadrato in modo da renderlo più resistente. Dagli anni Venti ad oggi la boccetta è rimasta praticamente la stessa, i tappi invece si sono avvicendati seguendo la moda del momento: quello originale era in vetro mentre dagli anni Ottanta si è preferito ridurlo nelle dimensioni e modificare il materiale. Andy Warhol, padre della pop art americana degli anni Cinquanta, dedicò alla boccetta del profumo n.5 una serie di serigrafie ispirate alla pubblicità del profumo.
Coco inizialmente non voleva che il profumo venisse pubblicizzato, puntando tutto sul passaparola tra i clienti. La prima vera pubblicità infatti apparve solo nel 1924 sul New York Times ma non fu accompagnata da una vera strategia di marketing, in quanto il profumo era già il simbolo della nuova classe media che stava nascendo e pertanto era vendutissimo.
Le campagne pubblicitarie più importanti iniziarono proprio dagli anni Cinquanta, quando il profumo divenne ancora più venduto sia all’estero che in Francia, dove è rimasto in vetta alle classifiche fino al 2011, quando è stato soppiantato da J’adore di Parfums Christian Dior.
La più grande testimonial e colei che ha contribuito al successo planetario della fragranza fu l’attrice Marilyn Monroe che durante un’intervista del 1952 dichiarò: «Cosa indosso a letto? Chanel n.5, ovviamente!», frase celeberrima composta da parole che sono rimaste nella storia della profumeria e soprattutto nell’immaginario di donne e uomini fino ai nostri giorni.
Le campagne pubblicitarie si sono poi susseguite fino ai nostri giorni: ricordiamo lo spot nel 1998 con la modella che interpreta una moderna cappuccetto rosso, il cui storyboard venne disegnato da Milo Manara. L’ultimo spot risale al 2014 e vede come protagonista Gisele Bundchen accompagnata da un celebre brano del film Grease.
Oggi possiamo affermare che il segreto del successo del profumo “N°5 Chanel” è stato il fatto che sia rimasto immutato nel tempo, diventando un’icona di stile, classe ed eleganza indiscusso ed indiscutibile.