Notre-Dame, la cattedrale di Parigi

Una delle cattedrali europee più belle e visitate è Notre-Dame di Parigi. Simbolo del cattolicesimo francese, l’edificio è un monumento parigino.

Realizzata nello stile architettonico del primo periodo gotico, quella di Notre-Dame di Parigi è una delle più antiche cattedrali europee, visitata ogni anno da milioni di turisti e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Per alcuni motivi questa costruzione rappresenta un’eccezione, un unicum nella storia delle cattedrali gotiche.

Notre-Dame, la cattedrale
Notre-Dame, la cattedrale

Prima pietra nel 1163

I lavori per la realizzazione Di Notre-Dame cominciarono nel 1163. Sul medesimo sito sorgeva in passato un tempio sacro dedicato a S. Etienne (Santo Stefano). Negli intenti dei progettisti vi era quello di creare un edificio in stile gotico che fosse unitario e monumentale al tempo stesso. Le dimensioni della cattedrale superarono di gran lunga quelle delle chiese di quel periodo storico. Inoltre (questa è un’altra particolarità che rende la cattedrale di Notre-Dame molto interessante dal punto di vista stilistico ed architettonico), pur non essendo previsti nel progetto, si rese necessario inserire alcuni archi rampanti per mantenere i muri ritenuti troppo sottili e alquanto instabili.

Pare che questa sia l’unica cattedrale gotica antica ad avere archi rampanti al suo interno. Un edificio così imponente e monumentale cambiò profondamente il volto del quartiere in cui fu realizzato, che è poi lo stesso in cui sorgeva il Palazzo Reale. Notre-Dame fu edificata grazie all’intervento finanziario sia della Corona che della Chiesa francese. Oggi questa cattedrale è uno dei luoghi di culto cattolico più visitato dai fedeli, oltre che un monumento parigino di grande attrazione turistica, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Restauri successivi alla costruzione

La Cattedrale di Notre-Dame è stata oggetto di diversi interventi stilistici e architettonici, a partire dal Rinascimento, quando cominciarono ad avvicendarsi varie correnti artistiche. Si possono infatti notare, nell’edificio anche decorazioni barocche e tipicamente rinascimentali (come l’aggiunta di monumenti funebri e altari laterali). Verso la fine del 17° secolo  è stato effettuato il primo grande restauro dell’edificio, per volontà del Re Luigi XVI. Più tardi, nel 1756, intervenne un altro ritocco, che stavolta coinvolse le vetrate e le pareti.

La Chiesa, simbolo del Cattolicesimo francese, fu poi devastata durante la Rivoluzione francese (1789-1799). Notre-Dame tornò ad essere di proprietà della Chiesa solo nel 1801, in seguito al Concordato stipulato tra Papa Pio VII e Napoleone Bonaparte.

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Una foto dalla navata centrale verso l’alto

I restauri dall’Ottocento in poi

Dopo i danni subiti a causa della devastazione della Rivoluzione francese, nell’Ottocento si rese necessario un altro restauro della Cattedrale: l’obiettivo preciso fu quello di riportarla in linea con l’originario stile medievale. Al termine dei lavori il 31 maggio 1864 la Cattedrale di Notre-Dame venne consacrata ufficialmente.

Grande impulso per un rinnovato interesse alla Cattedrale fu dato in questo periodo storico dallo scrittore Victor Hugo, che scrisse un romanzo proprio dedicato all’edificio cattolico parigino, dal titolo Notre-Dame de Paris.

Sono già oggi trascorsi trecentoquarantotto anni sei mesi e diciannove giorni da che i parigini si svegliarono al frastuono di tutte le campane che suonavano a distesa nella tripla cerchia della Cité, dell’Université e dell’intera città.
Il 6 gennaio 1482 non è però un giorno che la storia ricordi. Nulla di rimarchevole nell’evento che così scuoteva fin dal mattino, le campane e i borghesi di Parigi. Non si trattava… (INCIPIT del romanzo)

Dal 19° al 20° secolo ci furono altri interventi strutturali di rilievo, sia all’interno che all’esterno. Nell’850° anniversario della fondazione, Notre-Dame ha subito ulteriori migliorie, con l’introduzione di un nuovo e moderno sistema di illuminazione interna a Led.

Notre-Dame, non solo un simbolo religioso

L’importanza di un edificio come Notre-Dame per i parigini – e non solo per loro – si spiega con il fatto che qui si sono svolte in passato maestose ricorrenze religiose e importanti riti civili. All’interno di questa bellissima Cattedrale si sono tenute tante cerimonie commemorative di personaggi illustri e funerali di Stato, ed anche eventi politici di un certo spessore, come la prima Convocazione degli Stati Generali, nel 1302. All’interno di Notre-Dame ci sono stati anche due suicidi: quello dello scrittore Dominique Venner nel 2013 e quello di un giovane intellettuale in esilio a Parigi nel 1931.

Dal citato romanzo di Hugo hanno poi tratto ispirazione il film Disney del 1996 Il gobbo di Notre Dame e lo spettacolo teatrale del 1998 musicato da Riccardo Cocciante.

Notre Dame - rosone interno
Il rosone interno della cattedrale

Notre-Dame: l’interno

La Cattedrale di Notre-Dame è strutturata in cinque navate (doppie navate laterali). Una chiesa gotica con cinque navate rappresentava sicuramente un’eccezione per quei tempi. Sotto la balaustra della facciata vi sono le 28 Statue che rappresentano la Galleria dei Re. Queste statue, distrutte durante la Rivoluzione francese in quanto considerate simboli del dispotismo reale, furono poi ripristinate nel XIX secolo. Al centro della facciata occidentale vi è un rosone con la Madonna che tiene in braccio Gesù tra due angeli.

Notre Dame - statue

Notre-Dame: informazioni turistiche

Visitare la Cattedrale parigina di Notre-Dame è gratuito (anche se bisogna considerare di trovare spesso lunghe file di turisti in attesa dell’apertura), salire sulle Torri della Cattedrale è invece a pagamento. L’orario di apertura è il seguente: Lunedì-Venerdì dalle ore 8.00 alle 18.45; Sabato e Domenica dalle 8.00 alle 19.15. Il sito ufficiale è www.notredamedeparis.fr

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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