Bugs Bunny
È il coniglietto più famoso dei cartoni animati. Bugs Bunny, personaggio di riferimento della grande famiglia Looney Tunes, è un’astuta lepre grigia con orecchie lunghissime, dentoni sporgenti e una passione sfrenata per le carote. Bugs Bunny dal 1938, anno della sua nascita, ha conquistato il cuore di molti bambini, ma anche di molti adulti.
A differenza dei classici frenetici conigli, spesso anche paurosi, creati da Walt Disney, il protagonista della Looney Tunes (prodotta dal colosso Warner Bros) è un tipo molto tranquillo e pacifico, nulla lo turba e schiva le difficoltà con una flemma estremamente britannica. Può scoppiare una guerra, crollare il mondo, ma Bugs non rinuncia a rosicchiare una carotina all’ombra di un albero. Già, perché nonostante sia molto intelligente, non ama faticare. Ma c’è di più. Per quanto sia simpatico, è anche un imbroglione. La sua frase tipica, che negli anni si è trasformata in un vero tormentone, è “Che succede, amico?” (“Eh, what’s up, doc?“) e puntualmente viene esclamata godendo della disfatta del suo avversario.
Questa lepre nasce dall’idea di un gruppo di disegnatori, composto dal trio Robert McKimpson, Chuck Jones e Friz Freleng, genitori di personaggi estremamente famosi come Wile E. Coyote e Road Runner “bip bip” e il Gatto Silvestro. Il papà che lo tenne a battesimo però fu Ben “Bugs” Hardaway, che realizzò la prima versione e da cui Bugs prese il nome.
Nei cartoni animati, non compare mai da solo, ma s’incontra (e soprattutto si scontra) con altri amici molto famosi, come Taddeo, lo sfortunato cacciatore di conigli che finisce sempre KO davanti alla furbizia di Bugs, Daffy Duck e il buffo Wile E. Coyote. Di Bugs, c’è anche una versione “bimbo”, nata agli inizi di questo secolo per la serie Baby Looney Tunes.
Bugs Bunny, che in Italia aveva debuttato negli anni Quaranta con il nome di Lollo Rompicollo, è molto eclettico. Per salvarsi la pelle, è disposto a travestirsi e ad assumere ruoli buffi e a volte imbarazzanti. Nonostante il suo umorismo un po’ british, questa lepre è nata a Brooklyn, che alla fine degli anni Trenta, a New York, era un quartiere molto popolare. Il doppiatore originale (Mel Blanc), infatti, regala a Bugs un accento misto, che marca le caratteristiche tipiche del Bronx e di Brooklyn. In Italia, invece, la voce di Bugs è quella prima di Franco Latini e poi di Massimo Giuliani.
Debutta per la prima volta il 27 luglio 1940 nel cartone animato “A Wild Hare” (Una lepre selvatica). La lepre, fin dalla prima apparizione, conquista il pubblico e diventa protagonista di numerosi episodi e di corti d’animazione. Nel 1942, è incoronato star del grande schermo grazie alla serie Merrie Melodies. La sua carriera vanta numerosi successi, tanto che negli anni Sessanta debutta in un programma televisivo, a lui dedicato, The Bugs Bunny Show e nel 1988 fa anche una comparsa nel celebre lungometraggio “Chi ha incastrato Roger Rabbit”. Ma c’è di più. Nel 1997, presta il suo volto – proprio come un grande presidente – a un francobollo, che diventa subito un oggetto da collezione, oltre che uno dei francobolli più comprati negli Usa.
Citazione di Bugs Bunny: “Lo sapevo che avrei dovuto svoltare a sinistra ad Albuquerque” (“I Knew I should have taken that left turn at Albuquerque”) e “Naturalmente, ti rendi conto che questo significa guerra“.
simpatich