Barche che ritornano a Gyotoku, opera di Hiroshige

Le barche ritornano a Gyotoku

Utagawa Hiroshige realizza questa xilografia dal titolo Le barche ritornano a Gyotoku (Boats Returning to Gyotoku) nel 1837 circa. Gyotoku in quegli anni è un porto molto importante dove si svolgono commerci di pesca, sale e alghe.

Barche ritornano a Gyotoku (Hiroshige, 1837)
Barche ritornano a Gyotoku (Hiroshige, 1837 circa)

Descrizione della scena

In questa stampa vediamo gli abitanti del sobborgo di Edo mentre rientrano a casa dopo una giornata di lavoro.

In primo piano osserviamo una barca con alcuni pescatori che si riposano e altri che la governano senza vele, dirigendola al villaggio in cui si ristoreranno per la cena. Subito dopo compaiono due barche dalle quali sorgono due vele in una bellissima verticalità; quasi sembrano due case, che si stagliano nel mezzo della xilografia.

Più in là vediamo altre barche che solcano il fiume, i cui marinai cercano di contrastare la corrente spingendo le barche nella direzione desiderata.

Nel centro della stampa vediamo la linea dell’orizzonte in cui compaiono le capanne dei pescatori e gli alberi affollati a ridosso del corso d’acqua.

I colori

I colori del fiume sono bellissimi.

In primo piano vediamo il blu profondo, nel mezzo un azzurro più chiaro; in fondo, vicino al villaggio, l’acqua assume un colore più verdastro.

Sopra al villaggio possiamo perderci nei colori del tramonto che esplode nel rosso, nel giallo e nel bianco.

Utagawa Hiroshige e il senso di pace

Hiroshige sceglie di rappresentare la pace, la tranquillità, l’arcaica bellezza del Giappone in contrasto con la fatica e il dolore della vita politica, sociale ed economica del suo paese. Il Giappone proprio in quegli anni vive mote turbolenze. Il sistema feudale è al collasso e da molte parti si chiede una modernizzazione del paese.

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Ma per l’artista ciò che conta è la bellezza di una giornata che volge a conclusione, mentre i pescatori ritornano a casa dopo una giornata di lavoro e di fatica; viaggiano coprendosi con i loro copricapo di paglia, riposandosi seduti dentro le barche o mentre raccolgono le reti che gli sono servite per pescare il pesce, in un mare ancora ricco e generoso.

Il senso di pace è una caratteristica ricorrente nelle opere di Hiroshige: l’abbiamo sottolineata in altri articoli, come ad esempio Neve di sera a Hira o Fugu e Inada.

Il componimento

Nella parte in alto a destra del quadro possiamo leggere un componimento in lingua giapponese che accompagna il rientro dei pescatori nel porto di Edo.

“Le barche dirette verso casa
sono guidate da irresistibili venti
verso le correnti divise del fiume
infestato dal gatto di Gyotoku.”

Dati sull’opera

  • La xilografia policroma è realizzata su carta con inchiostro e colore
  • Il titolo in giapponese è: Gyotoku no kihan
  • Misura 22,5×33,3 cm
  • E’ esposta al Metropolitan Museum of Art di New York.
  • Fa parte della serie “Otto vedute dei sobborghi di Edo” (Eight Views in the Environs of Edo; in giapponese: Edo kinko hakkei no uchi)

Analisi dell’opera e commento video

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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