Agopuntura, cos’è e cosa cura
Nell’ambito delle discipline olistiche l’agopuntura è molto diffusa, e la forma moderna che oggi si pratica discende dall’antica medicina tradizionale cinese. Partendo dal presupposto che la malattia si genera a causa di una cattiva circolazione dell’energia (qi) all’interno del corpo, l’agopuntura in quanto disciplina olistica mira a ristabilire uno stato di equilibrio e benessere nell’individuo. Nella pratica, l’agopuntura utilizza alcuni aghi sottili che vengono inseriti in punti specifici del corpo (posizionati, in genere, lungo l’asse dei meridiani).
La disciplina dell’agopuntura si sviluppò durante l’antica dinastia cinese dei Ming, e poi è arrivata in Occidente grazie ai Gesuiti e all’opera di un diplomatico francese, George Soulié de Morant. L’ufficializzazione dell’agopuntura avvenne più tardi, con Mao Tse Tung, che cominciò a far applicare questo metodo anche negli ospedali.
A partire dagli anni Cinquanta si sono intensificati gli studi e gli approfondimenti, anche se la diffusione di tale disciplina è avvenuta in maniera diversa a seconda dei vari Paesi europei: ve ne sono alcuni in cui è stata legalizzata, mentre altri in cui questo non è avvenuto nonostante il favore dell’opinione comune.
Approfondimento
A chi serve l’agopuntura
Chiunque può ricorrere all’agopuntura per migliorare il proprio benessere psico-fisico. Si rivela particolarmente utile per chi non vuole ricorrere ai farmaci per risolvere un disturbo o un problema di salute (ad esempio le donne in gravidanza, alle quali si consiglia di non assumere medicinali durante la gestazione, oppure i soggetti con malattie croniche che non intendono abusare di antinfiammatori per curarsi).
L’agopuntura è particolarmente indicata per le persone ansiose che hanno bisogno di essere aiutate a combattere stati di ansia e attacchi di panico, ed è ottima per accelerare il fisiologico processo metabolico nei soggetti che praticano regolarmente attività sportiva.
L’agopuntura si è rivelata efficace anche per chi desidera smettere di fumare e per chi vuole perdere peso. Stimolando alcuni punti specifici con gli aghi è possibile ridurre il desiderio irrefrenabile che è alla base di tutte le dipendenze, e ridurre la fame nervosa che provoca un aumento incontrollato del peso.
I benefici dell’agopuntura
L’applicazione di aghi su determinati punti del corpo insieme al calore provocano un miglioramento in caso di disturbi e malesseri comuni come mal di testa, insonnia, infertilità, depressione, stress, e problemi della pelle come acne e psoriasi. L’Associazione Italiana Agopuntura riporta alcuni dati significativi riguardanti tale disciplina: in base ad una recente stima, gli italiani che si rivolgono a questa tipologia di cura sono circa sei milioni, mentre gli esperti agopuntori che esercitano l’attività regolarmente in Italia sono circa dodici mila.
I requisiti per diventare agopuntore
E’ opportuno rivolgersi a professionisti del settore esperti e qualificati per evitare spiacevoli controindicazioni. Ad esempio, la mancata o incompleta sterilizzazione degli aghi utilizzati durante le sedute di agopuntura può provocare infezioni anche gravi. Un bravo agopuntore, inoltre, sa come utilizzare correttamente gli aghi sul corpo.
Inesperienza e imperizia possono essere la causa di perforazione di tessuti o altre pericolose conseguenze. Nel nostro Paese possono esercitare l’attività di Agopuntore soltanto i medici e i veterinari con apposita laurea. In mancanza di tale requisito l’attività di agopuntura viene ritenuta illegale e quindi punibile penalmente.
Nonostante vengano organizzati numerosi corsi che insegnano la pratica dell’agopuntura in tutta Italia, persiste tuttora una certa confusione tra gli operatori in quanto non vi è ancora una normativa precisa ed organica sull’argomento.
Come si svolge una seduta di agopuntura
Una seduta di agopuntura può avere durata variabile, in genere però dura circa venti minuti, durante i quali al paziente vengono inseriti una decina di aghi che percorrono i Canali energetici del corpo. A differenza di quello che comunemente si crede, l’applicazione degli aghi non provoca dolore. Anzi, molte persone che si sono sottoposte al trattamento hanno riferito, alla fine della seduta, di provare un senso di rilassamento o di rinnovata energia vitale. Se si osservano rigorose norme igieniche, utilizzando aghi usa e getta, il rischio di contrarre infezioni è praticamente nullo.
Un ciclo completo prevede circa sei sedute: è l’operatore che decide quanti incontri effettuare, tenendo conto della condizione fisica e dell’età anagrafica del soggetto che si sottopone all’agopuntura. Questa può essere considerata a tutti gli effetti una “terapia del dolore”, in quanto tale è in grado di ridurre la sofferenza, restituire indipendenza e autosufficienza, migliorare la qualità della vita e, di conseguenza, la sua durata.
I detrattori della disciplina e gli scettici insistono nell’attribuire all’agopuntura un effetto placebo. Se anche così fosse, non sarebbe comunque positivo? Non esiste una risposta scientifica al quesito, poiché le discipline olistiche per lo più si basano su prove empiriche, e l’efficacia varia in base ai singoli soggetti e alla loro predisposizione psico-fisica a ricevere il trattamento.