18 Gennaio 2021: ecco perché oggi è il Blue Monday
Una ricorrenza particolare, quella odierna. Pare che il terzo lunedì di Gennaio (che cade oggi, 18 Gennaio) sia stato eletto come il giorno più triste dell’anno. A pensarci bene, i presupposti per un Blue Monday in grande stile ci sono tutti: le feste sono ormai passate da un pezzo, la routine è ricominciata con le sue grane giornaliere, fa freddo e solitamente c’è poca luce.
Le origini di questa ricorrenza, che in Italia si “festeggia” da qualche anno, sono riconducibili allo studio di uno psicologo della Cardiff University, Cliff Arnal. A lui si deve l’elaborazione di un’equazione in grado di individuare, sulla base di alcune variabili, il giorno con il più alto “fattore di depressione”.
Nello specifico, l’equazione è la seguente: C(P+B) N+D.
Volendo esaminare i singoli fattori:
- “C” sta per “temperatura media”;
- “P” è un elemento che sta per “i giorni dall’ultima paga”;
- “B” racchiude invece “i giorni fino al prossimo festivo”;
- “N” per “numero delle notti passate a casa durante il mese”;
- infine “D” che sta per “numero di ore diurne medie”.
Utilizzando queste variabili, lo studioso britannico avrebbe stabilito il giorno più triste dell’anno nel terzo lunedì del mese di Gennaio.
Blue Monday? Per la scienza non esiste
In realtà non esiste alcun fondamento scientifico del Blue Monday, che a molti sembra per lo più una delle tante trovate pubblicitarie per movimentare un po’ il mese di Gennaio, che stenta a decollare perché si esce stanchi dalle feste natalizie.
La prima volta in cui è si è parlato di Blue Monday è stata nel 2005, quando il canale televisivo Sky Travel lesse il comunicato stampa sull’argomento, il cui senso era in pratica: “se questo è il giorno più triste dell’anno, prova a tirarti su con una bella vacanza”.
Lo stesso fautore di questa ricorrenza, Cliff Arnal, un po’ di tempo dopo, nel 2016, ha criticato e polemizzato l’idea del Blue Monday (evidentemente rendendosi conto della teoria insensata che aveva lanciato e diffuso).