Merda d’artista: opera famosa di Piero Manzoni

Il 21 maggio 1961 Piero Manzoni confezionò 90 barattoli da 30 grammi ciascuno con la sua secrezione naturale. Tale opera è divenuta celebre ed è conosciuta come Merda d’Artista. Ognuno dei barattoli fu firmato, catalogato e intitolato dall’autore stesso che sfidò così tutti gli schemi. Smise subito di fare le merde d’artista poiché l’arte secondo lui era solo questione di essere nuovi ed originali e quindi non ripetersi mai.

Piero Manzoni e la sua "Merda d'artista"
Merda d’Artista (Artist’s shit): celebre opera di Piero Manzoni del 1961

Piero Manzoni è uno dei massimi artisti e teorici dell’Avanguardia italiana degli anni Sessanta. Le sue idee e i suoi progetti, i suoi testi e le sue opere hanno lasciato un’impronta fondamentale a tutta l’arte successiva.

La sua arte fu del tutto rivoluzionaria negli ambienti della cultura ufficiale quando ancora si stava diffondendo l’avanguardia artistica. Essa nasce negli anni Sessanta con la Mostra Monochrome Malerei (1960) con l’obiettivo di formulare nuovi principi estetici e uscire dall’immobilità artistica degli anni Cinquanta. Era importante diminuire il mito della spontaneità dell’artista a favore delle facoltà intellettuali e scientifiche dell’uomo moderno.

L’arte in Manzoni quindi non è più la necessità di rappresentare il mondo così com’è e renderlo attraverso una serie di quadri statici ma il mondo si impone alla nostra attenzione attraverso cambiamenti continui. Egli non si occupa più di forme, colori, linee come facevano gli artisti tradizionali: la linea non esiste in natura ma è solo una visualizzazione del tempo che scorre all’infinito. La variabile fondamentale di Manzoni è quindi il tempo.

Seguendo questo concetto Manzoni realizza opere anomale rispetto alla tradizionale estetica: superfici di panini veri verniciati di bianco, superfici fatte di batuffoli d’ovatta o di polistirolo, fiato, secrezioni e soprattutto la Merda d’artista.

Che significato ha la Merda d’artista?

È una scelta originale dell’autore per mercificare se stesso con l’unico scopo di proporsi come qualcosa di nuovo che rompe gli schemi. Il mistero dell’esatto contenuto della scatola resta tutt’oggi irrisolto. Alcuni collezionisti americani sostengono che nel corso di un viaggio una scatoletta si sia rotta e ne sia fuoriuscito un liquido dalle origini imprecisate. Ma aprirne una sarebbe come tagliare un quadro e quindi fuori discussione.

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Biografia di Piero Manzoni

Personalità complicata, Piero Manzoni nasce a Soncino, in provincia di Cremona, il 13 luglio 1933. Cresce a Milano dove si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza. La sua passione per l’arte nasce con l’incontro con il grande artista Lucio Fontana. L’esordio artistico avviene nel 1956 alla IV Fiera Mercato del Castello Sforzesco di Soncino. Nel 1958 mette a punto le sue prime opere importanti: gli Achromes (tele di gesso miscelato con altri materiali). Nel 1959 fonda la sua prima galleria autogestita poiché in rotta con il resto dei gruppi di artisti italiani che lo hanno sempre rifiutato: Azimuth.

Una foto di Piero Manzoni con i suoi barattoli di Merda d'artista
Piero Manzoni con i suoi barattoli di Merda d artista (1961)

Negli anni Sessanta comincia la sua ricerca sui corpi con la creazione di 71 sculture viventi (firma le persone con bollini colorati) e 45 corpi d’aria (palloncini detti Fiati d’artista) culminata nella creazione delle basi magiche (mondo come più grande scultura) in Danimarca.

La sua performance più famosa è quella delle uova cotte firmate e divorate dai presenti (autofagocitazione dell’opera d’arte). La sua ricerca prosegue fino alla sua morte avvenuta il 6 febbraio 1963 tragicamente e troppo presto proprio nel suo studio per un’ infarto.

Ricordiamo le sue ultime affermazioni: « Ho sempre considerato la pittura una questione di impegno morale più che un fatto plastico, ma ora che in nome dell’avanguardia tutti si sono messi a fare quadri bianchi la cosa sta diventando altamente immorale e dovrò essere ancora più rigido per evitare la confusione e gli equivoci ».

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Anna D'Agostino

Anna D'Agostino, napoletana di nascita portodanzese d'adozione, laureata in Filologia Moderna e appassionata di scrittura. Ha collaborato con varie testate come giornalista pubblicista, attualmente insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado.

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un vero artista ha il coraggio di manifestare follie…e assurdita'!stimo Manzoni, che oltre aver fatto questo ha fatto opere interessanti !

Ecco, comincerò a scatollare merda. Così fra qualche anno sarò anche importante… LOL

in quegli anni tutto si scopriva come nuovo,la scatoletta che iniziò a apparire nelle truppe in trincea per sfamarsi,già dalla 1^grande guerra,poi diffusissima molto dopo con la Simmenthal e altri per esempio,ha anticipato le cattive abitudini moderne industriali con la sua Merda e ci fà capire la sua veggenza e di come siamo influenzabili al poco naturale se non nocivo,facendo arricchire altri.Anche lui a fatto vedere che qualcosa ci avrebbe guadagnato dalla Merda!! Quest'Opera è un messaggio senza Tempo… la sua arte estetica che impone le nostre abitudini… sì Grande Veggente senza dubbio!

" È una scelta originale dell’autore per mercificare se stesso con l’unico scopo di proporsi come qualcosa di nuovo che rompe gli schemi. Il mistero dell’esatto contenuto della scatola resta tutt’oggi irrisolto. Alcuni collezionisti americani sostengono che nel corso di un viaggio una scatoletta si sia rotta e ne sia fuoriuscito un liquido dalle origini imprecisate. Ma aprirne una sarebbe come tagliare un quadro e quindi fuori discussione." ……..

i miei conobbero l'artista che disse loro "datemi retta, compratene uno" mia madre (diplomata istituto d'arte e accademia) voleva, mio padre no. Quindi non ce l'abbiamo. Sforzo e fantasia non mi mancano, ma la mia non ha quel valore 😉

VOGLIO PORTARE A CONOSCENZA CHI NON NE HA MAI SENTITO PARLARE DI QUESTA GRANDE OPERA D'ARTISTA, E SE VE DATE DA FA…………………CHISSA' CHE NON SCOPRIAMO L'ARTISTA CHE E' IN NOI