Ritratto di Ginevra de’ Benci (di Leonardo da Vinci)
Ritratto di Ginevra de’ Benci è un’opera di Leonardo da Vinci, realizzata fra il 1474 e il 1476. La tecnica utilizzata è tempera e olio su tavola e il dipinto misura 38,8 x 36,7 cm. Attualmente il quadro è esposto alla National Gallery of Art di Washington. Fu acquisita dall’istituzione americana nel 1967, mentre i precedenti proprietari furono i principi del Liechtenstein che la conservavano dal XVIII secolo.
Approfondimento
Ginevra de’ Benci
La donna ritratta, come ricorda il titolo, è Ginevra de’ Benci, donna raffinata e coltissima, figlia di Amerigo di Giovanni Benci, banchiere e collaboratore della famiglia De Medici e sposa giovanissima di Luigi di Bernardo di Lapo Niccolini.
Genesi dell’opera
Probabilmente il quadro fu commissionato su richiesta del padre della sposa in onore delle nozze della giovane. Tuttavia è anche possibile che la realizzazione dell’opera sia stata commissionata da Bernardo Bembo, ambasciatore veneziano a Firenze, e grande ammiratore di Ginevra Benci. Comunque sia, il ritratto fu eseguito anche per il rapporto di amicizia che legava Leonardo alla famiglia Benci, infatti anche il dipinto di San Giovanni Battista, attualmente esposto al Louvre, fu commissionato da un membro della famiglia Benci.
Quasi certamente il quadro fu amputato di un terzo, nella parte inferiore cancellando per sempre parte delle braccia e delle mani. Il volto appare in tutto il su chiarore diafano con la luce che lo illumina di fronte, entrando in contrasto con parte dello sfondo coperto da un ginepro. Leonardo per stendere il colore in modo uniforme e creare l’effetto di un incarnato quasi vivo, distribuì il colore sul volto della donna usando anche le dita.
L’influenza fiamminga
L’influenza della pittura fiamminga si nota, non solo nella creazione minuziosa dei dettagli, ma anche nella scelta dei colori.
Soprattutto per quanto riguarda la presenza della luce sui boccoli e sull’acconciatura dei capelli di Ginevra de’ Benci. Ma anche per la raffinatissima abilità di Leonardo nell’utilizzare le diverse e sfumate tonalità dei marroni, del bianco e dei verdi.
Da osservare in ultimo il paesaggio caratteristico della pittura rinascimentale, anche se raro nei ritratti, dove si intravedono uno specchio d’acqua, colline e alberi.