Il mistero del triangolo delle Bermude
Il triangolo delle Bermuda, o delle Bermude, è una zona di mare localizzata nell’Oceano Atlantico e comprende, al suo vertice nord, la parte meridionale delle isole delle Bermuda, al vertice sud est la zona occidentale dell’isola di Porto Rico e, ad ovest, il punto più a sud della Florida; è una vasta zona di mare di circa 1.100.000 km². Fin dal passato si era diffusa la convinzione che numerosi episodi di sparizioni di navi ed aerei fossero accadute proprio in quella zona. Motivo per cui detta zona di mare viene denominata anche “Triangolo maledetto” o “Triangolo del diavolo“.
Nel tempo si possono annoverare numerosi casi di aerei e navi scomparsi, nei quali sarebbero morte più di un migliaio di persone. Tante sono state le teorie espresse dagli storici per giustificare il fenomeno: da quella fantasiosa di vite extraterrestri che proprio in quella zona avrebbero le loro basi acquatiche, a quella che accredita proprio quella zona come il punto in cui sorgeva la mitica Atlantide.
Nel 1950, in un articolo redatto da Edward Van Winkle Jones per Associated Press, vengono evidenziate le prime sparizioni che poi con ricerche accurate vennero pre datate di più di un secolo. Poi fu la volta di George Sand che, anni dopo, dalle pagine della rivista Fate denunciò la misteriosa sparizione del Volo 19 e di un gruppo di cinque navi della United States Navy. Nel libro del 1974 di Charles Berlitz, “Bermuda il triangolo maledetto”, viene evidenziata con cronologia storica la sequenza di eventi misteriosi che hanno fatto decollare il mito del “mistero”.
Secondo l’autore, la zona sarebbe stata caratterizzata da misteriosi fenomeni accostabili ad attività paranormali ed anche agli Ufo. Negli anni a venire Richard Winer con “The Devil’s Triangle”, John Wallace Spencer in “Limbo of the lost” ed i seguenti trattati di ricerca di Charles Berlitz, evidenziarono i misteri avvenuti in quell’area. Lawrence David Kusche, autore del libro “The Bermuda Triangle Mystery: Solved”, pubblicato nel 1975, confutò le teorie definite dallo stesso Berlitz. Bisogna però ricordare che quella specifica zona di mare è molto spesso colpita da tempeste, tifoni ed uragani di elevata potenza, possibili cause naturali degli affondamenti delle navi o delle precipitazioni dei velivoli.