Differenza tra temperatura e calore
Temperatura e calore sono due termini completamente diversi anche se sono tra di loro connessi.
Approfondimento
La temperatura
Con il termine temperatura si intende una proprietà fisica intensiva definita per mezzo di una grandezza fisica che interviene nella descrizione dei fenomeni termici e che viene definita operativamente mediante un criterio di misura. Viene definita come la misura di quanto un corpo sia caldo oppure freddo.
Il concetto di temperatura nasce dal comune tentativo di quantificare le sensazioni di “caldo” e “freddo”. La temperatura svolge un ruolo determinante in svariati campi della scienza a partire dalla fisica, alla chimica ed infine alla biologia.
Scale di temperatura
Per misurare la temperatura vengono utilizzati il termometro a liquido oppure in altri casi, tra gli altri strumenti importanti, compaiono: termocoppia, termistore, resistance temperature detector e pirometro. Uno dei metodi più diffusi per misurare la temperatura è quello della misurazione della dilatazione termica che subiscono due corpi. Molti studiosi, tra cui il fisico tedesco Gabriel Daniel Fahrenheit, hanno introdotto la scala di temperatura per le varie misurazioni.
Nella scala Fahrenheit viene indicato il punto di congelamento (e di fusione) del ghiaccio dove è attribuito il valore di temperatura di 32 °F, mentre al punto di ebollizione è attribuito il valore di 212° F. L’astronomo svedese Anders Celsius invece, nella sua scala centigrada, o Celsius, indica il punto di fusione che corrisponde a 0 °C e quello di ebollizione a 100° C. La scala Rankine invece considera lo zero assoluto a – 459,67 °F, che corrisponde a 0° R, e il punto di congelamento a 491,67 °R. Nella scala assoluta, o Kelvin, ispirata al matematico e fisico britannico William Thomson Kelvin, lo zero assoluto è a -273,15 °C (che corrisponde a 0° K) e l’intervallo di temperatura assegnato a un grado è uguale a quello della scala centigrada.
Il calore
Con il termine calore, invece, si intende una forma di energia che fluisce da un corpo ad un altro per colmare una differenza di temperatura. L’unità di misura del calore è il joule ma in chimica viene usata anche la caloria, definita come la quantità di calore necessaria a portare la temperatura di un grammo di acqua distillata, sottoposta alla pressione di una atmosfera, da 14,5 °C a 15,5°C.
Per lungo tempo, si è pensato al calore come ad un gas impalpabile “il calorico”, che attraversava i corpi passando dall’uno all’altro. In realtà, altre esperienze come la sensazione di caldo che si ha sfregando le mani, fanno supporre che il calore possa essere prodotto a spese di un qualunque tipo di energia. Dunque è corretto pensare al calore non come ad un fluido che passa, ne come ad una forma di energia, ma come ad un modo di trasferire energia da un corpo all’altro.