Telefono Grillo: breve storia di un’icona di design italiano
Il Telefono Grillo è oggi un oggetto di design vintage. A progettarlo fu Marco Zanuso nel 1965. Venne poi prodotto in Italia su larga scala dall’azienda multinazionale tedesca Siemens dal 1966.
Approfondimento
Telefono Grillo: da dove deriva il nome
Il suo nome deriva dal ronzio che emette quando avverte di una chiamata in arrivo.
Questo telefono di design, con la sua forma moderna portò una rivoluzione per quegli anni. Ne raccontiamo di seguito la storia e le caratteristiche. Ma prima parliamo del suo inventore.
L’idea e la filosofia di Marco Zanuso
Marco Zanuso fu un famoso architetto e designer milanese (14 maggio 1916 – 11 luglio 2001). Durante i primi anni ’60 inizia una interessante e proficua collaborazione con l’azienda Brionvega, specializzata nella produzione di apparecchi radiotelevisivi. Zanuso progetta alcuni oggetti di uso comune che forzano il linguaggio e le asperità tecnologiche, per piegare gli oggetti ad un uso domestico pratico e piacevole.
I suoi oggetti sono belli ma anche pratici e devono servire a questo scopo: utilità e bellezza nelle forme, per arredare la casa, sì, ma anche per essere ammirati e guardati oltre la loro utilità.
La tecnologia e l’estetica
La ricerca di Zanuso e di Richard Sapper, suo collaboratore, ha avuto lo scopo di dialogare con le tecnologie al fine di trovare una sintesi comune, in cui la tecnologia incontra le necessità dell’oggetto e viceversa.
La tecnologia deve incontrare le necessità dell’ambiente in cui l’oggetto viene inserito. Una tecnologia quindi che Zanuso con perizia e senso del gusto addomestica affinché si adatti al contesto estetico della casa.
Telefono Grillo: un’icona di design
Proprio grazie a queste intuizioni nasce un oggetto iconico e dal design intrigante, comodo e perfettamente accomodante nel contesto domestico. Si tratta proprio del telefono Grillo, prodotto nel 1966 dalla Società Italiana Telefoni Siemens.
Il telefono Grillo è un po’ la sintesi della filosofia di Zanuso.
E’ un oggetto piccolo che si distende sulla mano e che si apre come una scatolina, dentro alla quale troviamo il disco combinatorio, il microfono e l’altoparlante. Il telefono Grillo è dotato di un design essenziale, bello e pratico.
L’idea di fondo dunque è sempre quella di poter collocare l’oggetto nel contesto della casa affinché, la tecnologia segua le necessità della bellezza e del design. La componentistica del telefono, infatti, è ridotta proprio per sviluppare un apparecchio che sia ergonomico, non ingombrante e facilmente utilizzabile.
Il telefono ebbe da subito un ottimo successo e venne prodotto in diversi colori. La colorazione e l’impiego sempre maggiore della plastica erano sono elementi che troviamo peraltro in diversi altri celebri oggetti di design dell’epoca, come ad esempio il Mangiadischi Minerva GA 45 Pop, oppure – per citare un oggetto concorrente e precursore del Grillo – il telefono Cobra.
Il telefono Grillo vinse nel 1967 il Premio Compasso d’oro, riconoscimento assegnato dall’ADI (Associazione per il disegno industriale), che riconosce e valorizza la qualità del design italiano.
Pubblicità vintage del telefono Grillo
Nelle due pubblicità riportate in foto – tratte da riviste dell’epoca – si nota come anche la comunicazione commerciale sottolinei gli aspetti di cui abbiamo parlato.
Nella prima vengono promossi i nuovi colori e si fa riferimento all’emozione di arredare l’appartamento con un’idea innovativa: “la prima idea per il vostro nuovo appartamento”.
Nella seconda pubblicità si sottolinea la praticità: “il telefono in palma di mano”.
Il testo recita inoltre:
Simpatico, comodo, il più piccolo del mondo. Di linea così moderna… un tocco di stile in ogni ambiente. E’ fatto per la spina del vostro angolo preferito. Chiedetelo alla SIP.
Nota
La SIP – Società Italiana per l’Esercizio Telefonico – era la principale azienda di telecomunicazioni italiana, attiva dal 1964, proprio negli anni in cui è nato il telefono Grillo. Venne poi trasformata in Telecom Italia trent’anni dopo.