Sequel e remake, differenze
In ambito cinematografico, televisivo o video ludico, si sente spesso parlare dei termini sequel e remake. Sicuramente ci sarà capitato di vedere qualche esempio sia dell’uno che dell’altro, non per forza al cinema, anche in televisione. E magari non se ne è colto consapevolmente il significato, le differenze o le principali caratteristiche distintive. Cerchiamo di approfondirle brevemente in questo articolo, focalizzandoci sulle fondamentali diversità tra i due concetti in modo da non confonderli più.
Sequel
Per sequel si intende il seguito di un film, di un gioco o di una serie televisiva. Dunque in questo caso i fatti vengono raccontati posteriormente, come se cioè fosse il continuo della storia. In un sequel si fa comunque riferimento alla vicenda iniziale e a ciò che è accaduto in precedenza nella prima uscita.
Per questo motivo, solitamente, ci sono dei richiami agli stessi personaggi impiegati nella prima puntata o serie, o addirittura si utilizzano gli stessi soggetti e attori. Nel sequel vengono raccontate vicende diverse dalla serie madre, per aumentare l’attenzione dello spettatore anche nel proseguo della stesura della trama.
Solitamente il sequel viene realizzato dai produttori cinematografici e televisivi solo dopo aver riscontrato un buon successo della prima parte di un film, di un gioco o di una serie tv.
Celebri esempi di sequel cinematografici sono: la serie di film che ha seguito “Jurassic Park” e “Il padrino – Parte 2“, che nel 1975 è stato il primo sequel cinematografico a vincere un Oscar come miglior film (è il seguito dell’altrettanto celebre “Il padrino“, tratto dal romanzo di Mario Puzo).
Oltre ai sequel vi sono anche i prequel la cui vicenda narrativa si colloca cronologicamente anteriore rispetto alla storia iniziale. Ad esempio il film “300: L’alba di un impero” è un prequel del film “300“.
Remake
Per remake invece si intende il rifacimento di un film, serie tv o di un videogioco.
In questo caso, la storia viene riproposta in una chiave diversa e in una versione decisamente più moderna (per esempio con attori, musiche e regie diverse). I produttori cinematografici e televisivi, si attengono spesso alla trama originale apportando a volte solo lievi modifiche, mentre altre volte sconvolgendo completamente la sceneggiatura madre.
Il remake è molto diffuso tra tutti i generi, ed è usato, per esempio, nel filone commedia, nel filone fantascientifico, in quello horror, fantastico. Sono numerosi anche i rifacimenti di famose opere letterarie. Ne sono esempi le trasposizioni cinematografiche di “Dracula” e di “Frankenstein”, o di “Pinocchio“, “I miserabili” di Victor Hugo, le versioni cinematografiche realizzate dal romanzo “Addio alle armi” di Ernest Hemingway oppure film come: “King Kong”, la tragedia shakespeariana “Romeo e Giulietta“, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, “Non aprite quella porta” e moltissimi altri ancora.