Palo del barbiere e salasso: cosa hanno a che fare tra loro?

Il palo del barbiere è un’insegna simbolica con un significato curioso che ha a che fare con il salasso. Si tratta di un oggetto poco comune in Italia oggi. E’ invece più facile incontrarlo nei paesi di lingua anglosassone (USA, Regno Unito o ex colonie). Il palo del barbiere ha origini molto antiche. Lo si poteva trovare anche in epoca medievale. Questo palo si compone di un’asta con un pomo di bronzo all’estremità; ha una lunghezza variabile; ma ciò che lo contraddistingue esteticamente sono le strisce colorate disposte a spirale.

Palo del barbiere
Palo del barbiere: la combinazione di colori si trova nelle versioni bianco-rosso, oppure bianco-rosso-blu (più diffusa negli Stati Uniti) 

Il palo del barbiere e il salasso

Questo tipo di insegna, il palo del barbiere appunto, ha curiosamente a che fare con la pratica del salasso. Non starò a girarci intorno come farebbero Salvatore Aranzulla o Agatha Christie – rivelando la soluzione solo alla fine della lettura; darò invece immediatamente la spiegazione.

Nel Medioevo i barbieri, oltre a praticare il loro canonico mestiere, nelle loro botteghe praticavano il salasso! Tra poco spiegherò il perché.

Il palo aveva simbolicamente la funzione pubblicitaria di comunicare al pubblico: “qui si pratica il salasso”.

Cos’è il salasso

Il salasso è il nome di una pratica medica che consiste nel prelevare grosse quantità di sangue da un paziente con l’obiettivo di ridurre l’apporto di sangue nelle arterie. Si credeva che la malattia sparisse con la conseguente rigenerazione del sangue.

In epoche passate, quando non si conoscevano soluzioni mediche per l’ipertensione, il salasso poteva portare sì effetti benefici (riducendo il volume del sangue, si riduceva temporaneamente la pressione). Tale pratica comportava tuttavia rischi importanti per la salute. Si poteva (e si può) anche morire in seguito a un salasso.

Il salasso veniva praticato nell’antica Mesopotamia, nell’antica Grecia, da Maya e Aztechi, e nell’Antico Egitto. In generale – per l’uso diffuso in ambito medico che si faceva del salasso fino al secolo XIX – esso ha sempre avuto un’efficacia non dimostrata.

Una curiosità

Nella semi-leggenda che riguarda la vita del personaggio di Robin Hood (contenuta nel Percy Folio del XVII secolo), si narra che lo stesso Robin sia morto a causa di un salasso mal praticato.

Il salasso praticato dai barbieri

Torniamo alla professione del barbiere.

Perché ai professionisti del taglio di capelli e barba fu affidato il compito di eseguire una pratica medica?

Le pratiche mediche – in tempi antichi – venivano spesso operate da figure religiose. Persone a cui era data l’opportunità di studiare. Così era anche intorno all’anno 1000, in pieno Medioevo.

Lo scenario cambiò profondamente fra il 1123 e il 1215; sono le date rispettive del 1° e 4° Concilio Lateranense. In questo secolo ai sacerdoti cattolici e ai diaconi venne proibito di praticare la medicina a discapito della loro funzione ecclesiastica.

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Prima che operassero i salassi, ai barbieri erano già affidate piccole operazioni (considerate di routine) come ad esempio la rimozione di pidocchi, pulci e zecche; ma anche l’estrazione di denti o l’incisione di ascessi. Talvolta anche la ricomposizione delle fratture. Dobbiamo immaginare che l’ambiente allora fosse un ricettacolo di batteri: d’altra parte l’importanza dell’igiene non era una cultura diffusa.

Salasso antico
Un salasso praticato da un barbiere: illustrazione del secolo XIII

Con il passare del tempo, delle varie attività mediche affidate al barbiere, il salasso divenne quella più importante e diffusa. Si trattava di un servizio vero e proprio, operato quotidianamente. Ecco allora che per pubblicizzarlo nacque il palo del barbiere.

I medici chirurghi di allora ritenevano il salasso una pratica minore, ben al di sotto del loro status; così per alleggerire i loro oneri, spedivano dai barbieri quei pazienti che ritenevano curabili con un semplice prelievo di sangue.

Una cosa un po’ schifosa

Ai tempi della Londra medievale, ogni barbiere esponeva fuori dalla sua bottega dei boccali pieni zeppi del sangue dei clienti. Era il loro modo di attirare l’attenzione del pubblico.

Venne emanata una legge nell’anno 1307 che ordinava quanto segue:

[…] nessun barbiere sarà così temerario o ardito da mettere sangue nelle finestre.

Oltre ad essere poco gradevole alla vista dei più sensibili, tale legge pose fine a una pratica poco igienica che poteva facilmente essere veicolo di trasmissione di malattie.

{ Permettetemi una battuta: esso fu probabilmente il primo esempio di marketing virale della storia! }

La stessa legge impose ai barbieri di disfarsi del sangue prelevato, portando i contenitori fino al Tamigi, dentro al quale sarebbero stati lanciati.

La nascita del palo colorato

L’associazione dei barbieri cercò allora un simbolo meno cruento per comunicare il proprio diffuso servizio. Fu così che si iniziò ad usare il palo a strisce.

Palo, pomo e strisce: il significato dei simboli

Il palo richiamava simbolicamente l’asta che veniva data al paziente perché la stringesse durante il salasso; stringendo l’asta con la mano il braccio rimaneva ben teso orizzontalmente, e le vene risultavano ben visibili come conseguenza dello sforzo.

Il pomo in bronzo del palo indicatore richiamava invece la forma del vaso in cui il sangue del paziente veniva raccolto.

Barber Pole Palo del barbiere pomo di bronzo
Il tipico pomo di bronzo del palo del barbiere

Le strisce rosse avvolte a spirale riprendevano esteticamente l’abitudine di avvolgere le garze insanguinate intorno al palo; dopo l’utilizzo durante il salasso venivano fatte asciugare al sole in quel modo.

Salassate

Nel linguaggio comune si usa il termine salassata indicando un esborso consistente di soldi. Si usa ad esempio per indicare il conto salato di un ristorante; oppure una cifra alta di tasse pagate; o una bolletta molto cara relativa alle utenze di gas o luce. E così via.

La declinazione in ambito economico del salasso porta facilmente a visualizzare come il prelievo di sangue sia trasposto metaforicamente in quello di denaro.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre e formaggi. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Facebook.

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