Ritratto di Milliet di Vincent Van Gogh
Il Ritratto di Milliet è un’opera di Vincent van Gogh. Il quadro venne realizzato dal celebre pittore olandese nell’anno 1888. Oggi questo dipinto è conservato a Otterlo (Paesi Bassi) presso il Museo Kröller-Müller.
Approfondimento
Chi è Milliet
Il soggetto è Paul-Eugène Milliet, militare ed amico di Van Gogh; i due si erano conosciuti ad Arles nelle settimane in cui Milliet era in congedo, dopo aver combattuto nel Tonchino (Vietnam) come ufficiale sottotenente degli zuavi. La loro fu un’amicizia fraterna ma con tratti di incomprensione. Milliet era anche un pittore dilettante. Egli non amava l’eccentricità di Van Gogh e il suo stile personalissimo, che non seguiva le tecniche di pittura tradizionali.
Proprio ad Arles Van Gogh aveva cambiato in parte il proprio modo di dipingere, aggiungendo colori alla tavolozza e aumentando il vigore della pennellata; molte opere di quel periodo non hanno i contorni; e le pennellate appaiono più libere e intense.
Milliet amava osservare Van Gogh dipingere all’aperto e in studio, oltre ad aver preso da lui alcune lezioni per migliorare il proprio stile.
Il periodo fu quindi fecondo per entrambi; Van Gogh decise di realizzare così un ritratto del suo amico.
Ritratto di Milliet: descrizione e analisi
Su uno sfondo azzurro realizzato con ampie pennellate Van Gogh ritrae Milliet con:
- la divisa da ufficiale,
- il berretto rosso posizionato di sbieco,
- la medaglia al valore sul petto,
- la divisa con i bottoni d’oro.
Nel Ritratto di Milliet l’attenzione del pittore olandese si concentra soprattutto sul volto del soggetto.
Van Gogh dipinge con attenzione:
- i baffi,
- le sopracciglia,
- le orecchie,
- il naso,
- le labbra,
- gli occhi.
Dà all’uomo uno sguardo risoluto e determinato.
Il ritratto non è dettagliato come quello del postino Joseph Roulin o della Mousmé seduta e questo forse perché il pittore olandese stava sperimentando un altro tipo di pennellata, anche se, come nei due precedenti dipinti, non segue i contorni ma si affida ad una pittura più libera.
Milliet era apprezzato da Van Gogh come uomo e come narratore di avventure, ed era affascinato dai suoi racconti di guerra.
La loro amicizia non durò molto eppure questo dipinto mostra alcune particolarità interessanti come la pennellata nello sfondo, l’uso dei colori e l’attenzione per lo sguardo del soggetto che prende forma mentre ne osserviamo l’insieme.
Ritratto di Milliet: dati tecnici
Anno
1888
Tecnica
Olio su tela
Misure
60 x 49 cm
Ubicazione
Otterlo, Paesi Bassi, Museo Kröller-Müller.
Van Gogh parla dell’amico Milliet
In una lettera indirizzata al fratello Theo, Van Gogh scrive di una gita fatta assieme a Milliet:
Sono tornato da una giornata trascorsa a Montmajour, e il mio amico Sottotenente era con me. Abbiamo esplorato assieme il vecchio giardino e rubato qualche fico eccellente. Se fosse stato più grande mi avrebbe richiamato alla mente il Paradou di Zola, canneti, viti, edera, alberi di fico, ulivi, melograni dai fiori dell’arancione più brillante, cipressi secolari, frassini e salici, querce, gradini sconnessi, finestre ogivali in rovina, blocchi di roccia bianca ricoperta di licheni, e sparsi frammenti di mura cadenti qua e là in mezzo al verde. Ne ho riportato un altro grande disegno, ma non del giardino. Con questo fanno tre disegni. Quando ne avrò una mezza dozzina te li manderò tutti assieme.