Anna Karenina: riassunto del romanzo di Tolstoj
Uno dei classici più letti della letteratura europea è “Anna Karenina”, romanzo dello scrittore russo Lev Tolstoj, pubblicato nel 1877. Lo scrittore per la stesura del romanzo ha preso spunto da “I racconti di Belkin” dello scrittore e poeta Aleksandr Puskin. Il romanzo, ambientato nelle più alte classi sociali russe, tratta di temi molto sentiti dal popolo russo in quel periodo come: il valore della famiglia, l’importanza del matrimonio, il valore della fedeltà, e si sofferma anche sugli aspetti negativi che la società russa del periodo viveva: l’ipocrisia e l’adulterio.
Il romanzo difatti pone a confronto la storia d’amore adultero della protagonista principale, Anna Karenina, che vive un amore profondo per un giovane ufficiale dell’esercito, il conte Vronskij, in contrapposizione invece a “l’amore puro e fedele” di Levin per Kitty. I due sono una coppia solida ed onesta e vengono continuamente messi dallo scrittore, in contrasto con la storia d’amore di Anna e Vronskij che invece a causa della continua incertezza della situazione, creano un’immagine di società, legata a ritorsioni, sospetti e scompigli.
Lo scrittore non affronta solo il tema dell’amore nel suo romanzo ma sviluppa anche quello “dell’ipocrisia” galoppante che invade le classi sociali della Russia dell’Ottocento. Altri temi affrontatati da Tolstoj, nel suo romanzo, sono: la gelosia, la società, il progresso, il desiderio carnale, la passione ed in ultimo, il costante conflitto tra lo stile di vita agrario rurale e quello urbano.
In quel periodo il romanzo di Tolstoj venne considerato dai critici russi, un romanzo frivolo che non rispecchiava l’immagine reale della vita sociale russa ma si trattava solo di uno specchio del “bon vivre” dell’alta società di quel tempo, mentre a detta dello stesso Tolstoj, Anna Karenina, in quanto opera d’arte era la perfezione, e niente della letteratura europea di quell’epoca poteva esserle paragonato. Il suo romanzo venne infatti considerato dal critico letterario Vladimir Nabokov, come uno dei capolavori assoluti delle letteratura del XIX secolo; anche lo scrittore e filosofo russo Fedor Dostoevskij parlò del romanzo definendolo un’opera d’arte perfetta.
Sono stati realizzati diversi film sul romanzo di Tolstoj ma quello più significativo è l’adattamento del 2012, girato dal regista Joe Wright che vede tra gli interpreti principali del film: Keira Knightley, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Aaron Johnson e Jude Law. In Italia ricordiamo la fiction tv Rai (2013) con protagonista Vittoria Puccini.
Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.
Anna Karenina: trama e riassunto
Il romanzo tratta la storia narrativa, vista in parallelo, delle vite e degli amori di un gruppo di personaggi tutti legati tra loro da vincoli di parentela e amicizia. La protagonista, Anna, sposata non certo per e con amore al marito (l’ufficiale governativo Karenin), viene richiamata a Mosca dal fratello Stiva (Stepan Arkad’ič Oblonskij), dopo l’ennesimo suo tradimento, perché lo aiuti a convincere la moglie Dolly a non lasciarlo, decisione presa dalla donna ormai stufa dei continui tradimenti del marito.
Nella capitale Anna conosce il giovane ufficiale Vronskij, di cui si innamora e viene corrisposta. Ma di Vronskij è inizialmente innamorata Kitty, sorella di Dolly, che a sua volta vive le lusinghe di un pretendente, il possidente terriero Levin – in cui lo scrittore Tolstoj in parte cela e descrive se stesso.
I due amori, quello di Anna e Vronskij e quello di Levin e Kitty sono i perni attorno ai quali è costruita tutta la trama del romanzo, iniziando dalla passione extraconiugale dei primi, che comunque prosegue e vive nonostante l’opposizione della società e delle minacce di Karenin, contrapposto all’amore puro e sincero, pazientemente costruito e perseguito dai secondi.
Kitty e Levin si sposano e conducono una vita di coppia serena; Levin è un uomo un po’ noioso e monotono, che vive e lavora nel mondo contadino e non cede alle lusinghe del progresso. Infine nelle gioie e nei timori della paternità, Levin scopre in ultimo anche la fede in Dio.
Al contrario, l’amore tra Anna e Vronskij vive sotto continue minacce portate ai due da parte del marito di lei, Karenin, che arriva perfino ad un certo punto, a cercare di impedirle di vedere il figlio, e rifiuta poi la richiesta di divorzio che Anna gli richiede.
Questa è l’immagine di una società ipocrita che condanna la relazione extraconiugale ad una gelosia asfissiante e costrittiva che diventa sempre più lacerante; questi elementi spingeranno la protagonista Anna al suicidio, in una delle scene madri di tutta la letteratura europea.
Finale
Ormai decisa a farla finita Anna Karenina si reca alla stazione di Mosca e senza esitare si getta sui binari sotto un treno.
“Laggiù! Proprio in mezzo! Castigherò lui e mi libererò da tutti e da me stessa”.
Lo scrittore Tolstoj in questo caso fa riferimento ad un brutto fatto di cronaca realmente accaduto, il 4 gennaio del 1872, quando una donna di nome Anna Stepanovna Pirogova si suicidò nella stazione di Jasenki della ferrovia Mosca – Kursk.
La sonata a Kreutzer. Capolavoro. (non solo di Beethoven)